San Giuliano Terme

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Perché venire a San Giuliano Terme? Per godersi molti degli aspetti più affascinanti della Toscana: natura, arte, storia, cultura, buon cibo e tanto relax. Il Comune di San Giuliano Terme ha un’estensione di quasi 100 km: comprende la verde pianura tra Serchio ed Arno e va dalle pendici del Monte Pisano fino al mare. Con soli dieci minuti di macchina, quindi, potete scegliere  se salire in collina, andare sulla spiaggia o a farvi un giro a Pisa. Non solo: potete visitare il Museo di Calci, una delle ville storiche della zona oppure, se volete qualcosa di più estremo, potete provare addirittura il brivido del parapendio. Per voi vacanza è sinonimo di ‘dolce far niente’? Bene, i meravigliosi stabilimenti termali, che una volta si chiamavano ‘i bagni di Pisa’, saranno perfetti per i vostri momenti di relax.

COME ARRIVARE A S. GIULIANO TERME: se venite in auto da Nord tramite l’autostrada A11 Firenze-Pisa, l’uscita consigliata è Lucca-Est; da Sud, dall’Aurelia, seguite le indicazioni per la Torre di Pisa, mentre dalla FI-PI-LI uscite a Cisanello-ospedale. In tutte e tre i casi seguite le indicazioni per Lucca o San Giuliano e vi troverete sulla Strada Statale 12 che vi condurrà a destinazione. Se preferite il treno, a pochi passi dagli stabilimenti termali c’è la stazione ferroviaria, con partenze ogni 30 minuti in direzione Pisa o Lucca.

UNA POSIZIONE INVIDIABILE! Come avrete capito, San Giuliano si trova in una posizione davvero fantastica: in dieci minuti d’auto (9 km) si raggiunge Pisa, in circa mezz’ora si arriva a Lucca (20 km) o Livorno (31 km) e se non volete perdervi Firenze, in auto basterà poco più di un’ora. Se siete da quelle parti d’estate, gli stabilimenti balneari più vicini sono quelli di Marina di Vecchiano o di Marina di Pisa. La prima località è più selvaggia per gran parte dotata di spiagge libere a ridosso di dune incontaminate, Marina di Pisa invece, è una tranquilla cittadina liberty adatta alle famiglie.  Se invece cercate qualcosa di più mondano, Torre del Lago, località gay-friendly che ospita ogni estate il famoso Festival Pucciniano e Viareggio, sapranno offrirvi svariati locali ed una vivace vita notturna.

SAN GIULIANO NELLA STORIA. Se visiterete San Giuliano e i suoi dintorni, vi accorgerete dei ruderi di un antico acquedotto sparsi un po’ per tutta l’area: sono la dimostrazione che la zona e le sue acque benefiche erano conosciute già dai tempi dei romani: Plinio il Vecchio, infatti, ne parla nella sua ‘acque pisanae’.
San Giuliano, in particolare la frazione di Ripafratta, si trovava in posizione strategica in quanto centro più settentrionale della Repubblica Pisana. Le cave di marmo servirono per la costruzione di molte opere di Pisa, come le mura: per trasportare più facilmente il marmo fino a Pisa fu addirittura costruito un apposito canale. Il periodo di prosperità dette la possibilità di attuare numerose opere di miglioramento delle terme e di tutto il paese che si alternarono più o meno fino al 1400. Nel 1406, in seguito alla conquista di Pisa da parte di Firenze e soprattutto alla distruzione che le lotte causarono, le Terme andarono purtroppo incontro ad un periodo di decadenza che finì con il dominio dei Medici.   Fu indubbiamente Cosimo de Medici, uno dei personaggi ai quali san Giuliano deve di più: fece costruire una strada di collegamento con Pisa, l’acquedotto di Asciano, detto appunto l’acquedotto Mediceo, e bonificò le zone paludose circostanti. Secondo una descrizione del 1568, le terme allora avevano 5 bagni nella zona dove adesso si trovano i Bagni di Levante e altri tre chiamati della Regina, di S.Lazzaro e di Nervi.

Un altro personaggio chiave per la storia di San Giuliano Terme fu Francesco Stefano di Lorena, al quale, per accordi internazionali, passò il Granducato di Toscana dopo la morte dell’ultimo discendente dei Medici. I Lorena intuirono le potenzialità turistiche del luogo e decisero di investire in miglioramenti ad ampio raggio. Oltre alle necessarie opere di canalizzazione delle acque, che tanti problemi avevano creato in passato, Antonio Cocchi, per esempio, fu incaricato di fare una classificazione scientifica delle proprietà terapeutiche delle acque. Ma fu proprio quando Francesco di Lorena, marito della futura imperatrice Maria Teresa d’Austria, scelse San Giuliano Terme come sua residenza estiva, che il centro diventò famoso tra la nobiltà di tutta Europa. Con un ‘testimonial’ del genere la lista delle, come diremmo adesso, ‘celebrities’ divenne ben presto ben nutrita: Re Giorgio IV d’Inghilterra, Vittorio Alfieri, Albert Camus, G.G. Byron, Percy B. Shelley tanto per citarne alcune.

Nel 1776 circa 31 piccoli centri della zona vennero riunificati in unico comune con San Giuliano come capoluogo: ecco spiegata l’origine di un territorio così esteso.  Nello stesso periodo Pietro Leopoldo fece costruire ‘Viale Boboli’, la strada contornata da platani che ancora oggi conduce a Pisa. Fece costruire anche un parterre e la ‘Kaffehaus’, che ancora oggi fa parte dell’area termale e dalla quale si ha una meravigliosa vista della piana.
Nel XX secolo, tra le attività principali dell’area, c’erano quelle agricole e di estrazione del marmo. Nel 1935 le terme passano sotto il controllo dell’INPS che nel 1992 deciderà di chiuderle; a quel punto il comune, tramite la società ‘Terme di San Giuliano s.r.l.‘ ne assumerà la direzione. Nel 2003 la società ‘STB Società Terme e Benessere S.p.A.’ entrerà a sua volta con una quota del 96% che le permetterà di assumerne il totale controllo.

TERME: LA CLASSE NON E’ ACQUA.. MA L’ACQUA QUI E’ DI CLASSE… e che classe oserei dire! Le Terme di San Giuliano ed il ‘resort’ Bagni di Pisa Palace and Spa con le sue camere e suite,   sono ospitati proprio nell’edificio settecentesco che fu la residenza estiva di Francesco Stefano di Lorena: sarete contornati da soffitti affrescati, pavimenti in marmo, arredamenti sontuosi e potrete passeggiare in  giardini di ulivi  e limoni, come hanno fatto  letterati e regnanti di tutta Europa. Insomma se volete sentirvi Re e Regine, alle terme di Pisa siete nel posto giusto! Ma parliamo di queste meravigliose acque: che caratteristiche e proprietà hanno e quali possibilità offre il centro per usufruirne? Si tratta di acque oligominerali, cioè il loro residuo fisso di sali disciolti supera   i 50 mg/l e sono solfato-alcaline-bicarbonato-terrose. Sgorgano da due fonti, I Bagni di Ponente ed i Bagni di Levante con temperature diverse, rispettivamente di 40° per i primi e 38° per i secondi.

Le acque dei Bagni di Ponente sono indicate soprattutto per il trattamento di malattie reumatiche, artriti, artrosi, contratture muscolari e traumi. Vengono utilizzate per fanghi termali, idromassaggi e anche per i bagni di vapore che si effettuano nella suggestiva grotta. Vi si accede attraverso un tunnel e nella vasca scavata nella pietra potrete godere dei benefici psico-fisici dell’ambiente caldo-umido. Ma i bagni di Ponente, oggi sono concepiti anche come un punto d’incontro tra oriente ed occidente dove oltre ai benefici più strettamente terapeutici, sapranno prendersi cura del vostro benessere.  Qui troverete infatti un’area orientale dove sperimentare tecniche della medicina cinese come l’agopuntura. Alle terme di Pisa non mancano nemmeno le piscine: solo in quest’area ce n’è una termale interna con acqua proveniente direttamente dalla sorgente ed una esterna dotata di idromassaggi subacquei… un vero toccasana per il sistema circolatorio e ovviamente per il relax!

Le acque dei Bagni di Levante sono utilizzate per le cure inalatorie, per il trattamento di patologie dell’apparato respiratorio e delle vie aeree. In questa area potrete inoltre trovare un rigenerante percorso termale, ‘bioacquam’, nella grande vasca centrale dove, circondati dalle volte del ‘700, sperimenterete diversi tipi di idromassaggio. Fra le esperienze che potrete fare alle terme dei bagni di Pisa, da non perdere è anche il ‘Bagno di Mercurio’: qui il sale ha una concentrazione del 18% e come accade nel Mar Morto, galleggerete leggeri come se foste in assenza di gravità. Da provare! Anche il ‘Bagno di Minerva’ offre tutta una serie di idromassaggi energizzanti: tra un bagno e l’altro potete sperimentare anche i portentosi effetti benefici del ‘salidarium’ un letto di cristalli di sale caldo.

Fanno parte del complesso delle Terme di San Giuliano di Pisa anche una serie di strutture che hanno l’unico scopo di deliziarvi e viziarvi: il ristorante con vista sulla Torre di Pisa dove troverete  diversi menu compreso quello ipocalorico; se proprio volete fare i bravi, la celeberrima ‘Kaffeehaus’, un luogo dal fascino  incantato e magico dove si arriva attraversando un giardino di olivi  e limoni, la terrazza con vista sulle colline circostanti dove trascorrere magiche serate estive con la colonna sonora delle  note del pianoforte, ed il bar, inserito in una fantastica sala dell’800. 

SAN GIULIANO TERME COSA VEDERE: AVRETE SOLO L’IMBARAZZO DELLA SCELTA! Oltre alla imperdibile visita alla città della torre pendente, le terme di Pisa ed i dintorni possono essere la meta di una vasta gamma di escursioni. Se avete voglia di sgranchirvi le gambe, niente di meglio che scegliere uno dei percorsi delle aree naturalistiche protette della zona: quella del Monte Castellare, quella della Valle delle Fonti o quella del Parco Regionale di San Rossore-Massaciuccoli. Per quanto riguarda i primi due, la fitta rete di sentieri e di strutture come foresterie e centri didattici, li rende facilmente fruibili. Lo stesso vale per il ‘principe dei parchi della zona’ per il quale ci vorrebbe un capitolo a se!  Anche in questo caso i centri di visita sono sparsi un po’ per tutto il suo vasto territorio: il più vicino a San Giuliano è quello di San Rossore, ma in provincia di Lucca ci sono anche quelli di Brilla (Quiesa), Torre del Lago e ‘l’oasi di Birdwatching di Massaciuccoli’ a Massarosa.  Come può essere visitato il parco: a piedi, a cavallo, in bicicletta, in battello. Anche in questo caso non avrete che da scegliere. Se avete bambini, portateli al Museo di Storia Naturale di Calci, che ha sede nella Certosa di Calci: la sezione sui dinosauri e quella sugli enormi scheletri delle balene li entusiasmerà!

Lungo la via che da San Giuliano va verso Ripafratta, la strada statale 12 dell’Abetone e del Brennero, sono presenti alcune frazioni dove troverete interessanti spunti per le vostre passeggiate tra le colline. Innanzitutto il paesaggio fatto di pini marittimi, delle immancabili terrazze con gli ulivi… non per niente siamo dalle parti della strada dell’olio! Cominciamo proprio da Ripafratta, dove troverete i ruderi, purtroppo, di tre costruzioni testimoni di tempi in cui il luogo godeva di un importanza addirittura strategica: l’Eremo di Santa Maria Martyres, un complesso monastico agostiniano del 1214 dove sembra avesse soggiornato Sant’Agostino di ritorno dall’Africa; la rocca di Ripafratta (conosciuta anche come castello di Ripafratta) e l’acquedotto romano di Cadaccoli, del quale sono rimasti in piedi otto archi. Scendendo ancora si trova Pugnano dov’è situata una delle più belle ville della zona: Villa Roncioni che prende il nome da Francesco Roncioni, l’architetto che nel ‘700 si occupò della sua costruzione. Contornata da un meraviglioso parco all’inglese, è sede della Fondazione Cerretelli dove vedrete esposti ben 25.000 costumi di scena della Casa d’arte fiorentina Ceratelli. Sempre a Pugnano si trova una piccola chiesa di stile romanico del IX secolo che ospita la ‘Madonna delle Grazie della scapigliata’.  La scapigliata, era una donna che secondo una leggenda locale, ricevuta una grazia, uscì senza copricapo per andare a ringraziare la Madonna. Proseguendo sempre sulla strada, si arriva a Rigoli dove oltre alla piccola Pieve di San Marco si trova Villa Alta così denominata per l’invidiabile posizione panoramica. Infatti adesso è una richiestissima location per eventi e matrimoni anche se può essere visitata tutti i giorni su appuntamento. Infine Corliano, dove si trova l’antica Villa di Corliano, che a metà del ‘700 assunse più e meno l’aspetto che ha adesso. Anche in questo caso non poteva mancare un bellissimo parco all’inglese punteggiato da vari edifici tra i quali anche la Chiesetta di San Pietro e Paolo. Adesso è un raffinato relais d’epoca dove trascorrere una vacanza davvero incantevole e mangiare al ristorante interno con prodotti a km zero. La villa può essere visitata anche su prenotazione, abbinando la visita ad un aperitivo.

Ovviamente anche in questa zona non mancano le feste e le sagre paesane. La più importante è l’Agrifiera di Pontasserchio che si svolge nel mese di maggio: un vero tripudio di prodotti agricoli, florovivaistici, zootecnici ed eno-gastronomici. Qualche esempio: ‘il nettare d’oro’ ossia l’olio prodotto in questa zona, la torta co’ bischeri, i pinoli del Parco di San Rossore e  la carne del mucco pisano’, una specie utilizzata in passato anche per il lavoro nei campi e per il latte. La sua carne è particolarmente indicata per preparazioni a lunga cottura come il ripieno dei buonissimi ravioli che troverete nei tanti ristorantini della zona. Perché, siamo sinceri, ce lo vogliamo concedere un piccolo stravizio? E se esagerate, tranquilli: alle Terme di Pisa ci sono ottimi percorsi  di ‘remise en forme’. Tanto, come dicono da queste parti… ‘ poggio e buha fa’ pari’!

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