San Casciano dei Bagni

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San Casciano dei Bagni era Terme già al tempo dei Romani e meta di imperatori e patrizi: prima però, già gli Etruschi ci avevano fatto un pensierino. Oggi, nel Comune di San Casciano dei Bagni - Siena sì ma a 70 km a sud del capoluogo - c’è anche di più: San Casciano dei Bagni ha terme libere ed il centro termale Fonteverde, poi il Castello di Fighine, l’ospitalità di Celle sul Rigo, e poi i pici, il vino di Palazzone San Casciano dei Bagni, i ciaffagnoni e la loro ricetta... Ma andiamo con ordine e partiamo dal nome: sarà una bella avventura, San Casciano dei Bagni è uno dei Borghi più belli d’Italia e Bandiera Arancione TCI, non un posto qualsiasi.

Per i romani ‘Fontis clusinii’, per il Marchese Ugo di Toscana nel 995 (quando lo regala alla Abbazia di San Salvatore) è Curtis de Bagno, le terme di San Casciano dei Bagni prendono questo nome nel 1081 quando l’Abbazia si contende le fonti salvifiche con i soliti Aldobrandeschi, ‘soliti’ perché da queste parti in quegli anni si parla solo di questi due bisticcioni.

Le terme sono per San Casciano il filo conduttore della sua storia: sotto il dominio dei Visconti di Campiglia, siamo nel Duecento, sono di gran moda e, considerato che il paese toscano si trova su una delle vie romee, la Via Francigena, una delle tratte stradali più trafficate del Medioevo, sono anche facilmente raggiungibili. Questo però non dà solo visibilità al centro delle terme di San Casciano ma lo rende appetibile a livello strategico per il controllo del territorio. I Visconti sono così presi in ballo fra il dominio di Siena (ghibellina) ed Orvieto (guelfa) alleata di Firenze, da mettere il paese in armi prima contro l’una a poi contro l’altra. La figura di Monaldo Visconti è cruciale in tutto questo sbatacchiare di spade e scudi: prima diventa Podestà di Firenze poi - siamo intorno al 1386 - decide finalmente per Siena. La cosa si chiuderà nel 1412 con la definitiva sottomissione a Siena e la cessione di ogni diritto su San Casciano da parte degli eredi di Monaldo. Per le terme è in vista però un triste momento quando, verso la fine del Quattrocento, i fiorentini medicei ed i loro alleati cominciano a pensare di farsi un boccone di Siena e dintorni e San Casciano comincia a subire saccheggi diventando territorio di scontri armati. Un campo di battaglia, si sa, non è un posto tranquillo dove godersi le terme che ritornano in auge solo nella seconda metà del Cinquecento, esattamente dal 1559 quando i Medici si prendono definitivamente Siena e territori annessi. Da quel momento le Terme di San Casciano dei Bagni saranno, per i successivi 200 anni, un punto di incontro dei nobili e notabili, prelati e cardinali, ricchi signori e nobildonne. Tutti arrivano nel paesino di Toscana per godere delle capacità curative delle calde acque minerali del posto e si prodigano per il paese. Fra i tanti interventi citiamo:

 

  • nel 1607 il Granduca di Toscana Ferdinando I fa realizzare un Portico che adorni la ‘miracolosa’ sorgente della Ficoncella
  • anche la Chiesa fa la sua parte e, nel 1618, la Chiesa parrocchiale viene elevata a Insigne Collegiata
  • nel 1769 Pietro Leopoldo d'Asburgo Lorena stanzia una cifra importantissima per la riqualificazione del suo sistema stradale.

 

Nell’Ottocento il favore della piazza abbandona San Casciano e le sue terme ed altre destinazioni diventano le ‘favorite’ (almeno altre due in Toscana: quali? La caccia è aperta, cercatele proprio qui, su toscanainside.com!). Le terme di San Casciano dei Bagni tornano ‘nuove’, all’antico splendore sul finire del Novecento ed oggi sono una delle realtà termali, storiche e culturali più importanti della Toscana.

San Casciano dei Bagni, come arrivare?  L’Autostrada del Sole è generalmente la risposta: se venite da Nord l’uscita è quella di Chiusi, se da Sud quella di Fabro, se invece venite da Siena - è questa la via più bella - godetevi un dolce spaccato di terre senesi percorrendo la SR2: poco dopo Ponte a Rigo c’è un piccolo svincolo, da lì a San Casciano sono meno di 13 Km. Evviva, ora ci siamo!  

Le terme di San Casciano dei Bagni contano oltre 40 sorgenti che fanno sgorgare, ad una temperatura media di quasi 40°, l’impressionante portata d’acqua termale con oltre 5 milioni di litri di acqua al giorno. Potete vivere la vostra esperienza termale approdando al Centro termale Fonteverde San Casciano dei Bagni che è Resort, terme e Spa e centro benessere: è qui che trovate il Portico della Ficoncella di cui il Ferdinando che si diceva poc’anzi: potete accedere a Fonteverde sia come clienti dei suoi servizi esclusivi ed ospiti delle sue Suite, oppure usufruire delle piscine termali e dei servizi Day Spa anche solo con pass giornaliero.

Poi ci sono, a San Casciano dei Bagni, le terme libere. Dal centro del paese è segnata una breve passeggiata che vi porta ai ‘vasconi’, così li chiamano qui: sono delle antiche grandi piscine in pietra colme di acqua termale, chiamate il Bagno Grande di San Casciano ed il Bagno Bossolo. Immergersi in un ambiente così è davvero una esperienza particolare: intorno il verde delle colline, in alto si staglia il profilo del borgo.

Ed ora, una passeggiata ‘in centro’ a San Casciano dei Bagni, che ne dite? Andiamo. Il Castello Turrito che si vede immediatamente quando posate lo sguardo sul Borgo, è una ‘finta’… sì, lo so che è impressionante e fa molto ‘ancien’, ma è del 1911. Si inserisce molto bene nel contesto ma ‘il contesto’ viene molto prima di lui! Partiamo allora dalla piazza a sud del paese, Piazza Matteotti: poggiatevi sulla balconata, un paesaggio stupendo che è un capolavoro tutto senese, risalite e davanti avete la Porta di Sopra, le due Torri medioevali e Palazzo Lombardi. Passata la Porta il percorso è circolare, da qui si parte e qui si tornerà, si risale via San Cassiano e si incontra la Collegiata di S. Leonardo (Secolo XI) con il suo bellissimo campanile del 1606. Giusto a fianco, il cinquecentesco Oratorio di Sant’Antonio, più avanti la Piazza del Mercato, antica e bella con il suo pozzo centrale in travertino, quindi il Palazzo Comunale. A questo punto il percorso vi svela tutta l’antica grandezza ‘termale’ di questo Borgo. Tre palazzi, importanti e suggestivi, residenze di nobili famiglie ed alti prelati del tempo che fu: il Palazzo Fabbrucci, il Palazzo Bulgarini e il Palazzo dell’Arcipretura. La passeggiata vi porta poi verso l’Oratorio della Concezione (secolo XV) e, adiacente, l’affascinante Piazza del Pozzo dove, su tutto, domina il travertino, pietra di casa e molto amata da queste parti. Un po’ fuori dal Borgo c’è il monumento più antico di San Casciano: si tratta della chiesa di Santa Maria della Colonna detta anche ‘ad Balneo’, edificata sui resti di un tempio pagano dedicato, per via delle terme ovviamente, alla dea della Salute Igea. La chiesa risale al V secolo anche se la sua attuale conformazione è del secolo XI. Da visitare.

Vi manca il castello antico? Et voilà, il Castello di Fighine - San Casciano dei Bagni. Sono 4 km dal capoluogo in direzione Palazzone, una deviazione a destra vi indica la frazione di Fighine: passate a piedi la porta medioevale e già alla vostra destra, il Castello. E’ una breve passeggiata ma davvero suggestiva: la fortezza risale almeno al 1058, viene elevata al suo rango nel 1266 e rafforzata nel Quattrocento, pregevole la attigua chiesa di San Michele Arcangelo… ne parlano le cronache fin dal 1191.

Altra frazione è Celle sul Rigo, piccolo paese bello e tranquillo ad altissima vocazione turistica… non bastasse, l’ultima fine settimana di maggio arrivano fin da Roma e da Firenze: grande folla a Celle sul Rigo per la Sagra dei Pici! Organizzata dalla Società Filarmonica di Celle sul Rigo (1876) per tenere vivo ‘il senso comunitario e le tradizioni’ del paese, a Celle sul Rigo sono orgogliosissimi dei loro ‘pici’, pasta lunga irregolare fatta rigorosamente a mano, da cui il verbo ‘appicciare’, con base di farina, sale ed acqua e guarnita dei sughi locali al ragù ed all’aglione. A Celle sul Rigo ve lo direbbero tutti: ‘Diffidate delle imitazioni! ‘.

A proposito di feste a San Casciano dei Bagni, a giugno si tiene la Sagra del Ciaffagnone, altro prodotto tipico del basso senese, una crepe di antica ricetta guarnita come nei tempi andati con il formaggio pecorino o, cosa decisamente più recente, con nutella o zucchero. La prima settimana di agosto c’è il Palio di San Casciano: in verità questa idea è della fine dei recenti anni Novanta ma la rievocazione è genuina ed il corteo storico affascinante. In quest’occasione si svolge anche la Corsa della Ranocchia, per sapere di cosa si tratta la cosa migliore è… andarci.

La frazione di Palazzone invece, è custode di un vero ed antico segreto: il rosso del Palazzone, vino rosso, ovvero la produzione del suo vino Chianti. Palazzone da secoli vanta una rinomata produzione di uva sangiovese che, in uvaggio con le sempre locali produzioni di canaiolo e malvasia, dà vita al vino Chianti di Palazzone DOCG. Andate a Palazzone a visitar cantine, in degustazione, a passeggio fra i vigneti. Veri sapori di Toscana.

Un bagno termale, quattro passi nella storia, una forchettata di pici ed un sorso di Chianti, la dolcezza del paesaggio collinare… benvenuti a San Casciano dei Bagni!

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