Santuario La Verna
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I luoghi francescani sono sempre intrisi da un misticismo diretto, semplice come lo erano gli insegnamenti del Santo di Assisi. E’ un misticismo universale, che trascende anche il credo religioso, ma concreto ed estremamente tangibile. Arrivando a La Verna sentirete anche voi la meravigliosa energia positiva che questo luogo sprigiona e godrete di tutta la pace e la serenità dell’antico monastero eretto sul Monte Penna. Avrete modo, inoltre, di ammirare splendide opere d’arte come quelle robbiane, mentre tutt’intorno, la ‘madre terra’ vi delizierà con la foresta monumentale di faggi ed abeti e con il suggestivo ‘sasso spicco’. Perché La Verna oltre ad essere un importantissimo luogo dello spirito, tra le altre cose punto di partenza del Cammino Francescano, è anche inserito nella splendida natura delle foreste del Casentino. Prima o dopo la vostra visita al Santuario della Verna concedetevi anche un po’ di tempo per visitare il grazioso paese di Chiusi della Verna, dominato dal Castello del Conte Orlando ma ricco di altri pregevoli edifici storici risalenti ad epoche diverse.
DOVE SI TROVA LA VERNA. La Verna si trova nel cuore del Parco delle Foreste Casentinesi, all’interno del Comune di Chiusi della Verna, a 47 km da Arezzo ed ad 85 km da Firenze. Al Santuario la Verna come arrivare? Avete diverse soluzioni che dipendono, ovviamente, dal mezzo che scegliete. Se volete prepararvi nel modo migliore all’atmosfera della Verna sicuramente il modo più indicato è a piedi partendo da Chiusi. Il percorso è di circa 4 km ed è costituito da un antico sentiero lastricato. Percorrendolo potrete fare una fermata anche alla Cappella degli Uccelli: fu costruita davanti all’albero di cerro dal quale partirono i voli festanti degli uccelli che accolsero San Francesco quando arrivò su quello che Dante descriveva il ‘crudo Sasso tra Tevere ed Arno’. Chiusi della Verna può essere raggiunta in auto sia da nord che da sud attraverso l’Autostrada A1 uscendo ad Arezzo, qui si prosegue sulla SR71 fino a Rassina e poi si segue la segnaletica per Chitignano e Chiusi La Verna. Da Firenze si può fare anche il Passo della Consuma e poi prendere sempre la SR71 fino a Bibbiena. Il santuario della Verna può essere raggiunto direttamente tramite la strada a tornanti che porta al parcheggio. Se, nel rispetto dello spirito francescano, preferite i più spartani i mezzi pubblici potete scegliere tra il treno e l’autobus. Nel primo caso grazie alla ferrovia Arezzo-Pratovecchio-Stia, scendendo a Bibbiena e poi proseguendo in autobus fino a Chiusi. Nel secondo avete a disposizione diversi autobus, delle linee pubbliche che partono da Firenze ed arrivano a Chiusi.
LA VERNA, PRIMA TAPPA DEL CAMMINO DI SAN FRANCESCO. Si tratta di un cammino che collega molti dei luoghi più importanti della vita di San Francesco ed è diviso in vari percorsi, quello che va da nord a sud, parte proprio da La Verna ed il suo santuario e, attraverso le tappe toscane di Pieve Santo Stefano, San Sepolcro, Citerna e quelle umbre di Città di Castello, Pietralunga, Gubbio e Valfabbrica arriva ad Assisi. Il percorso di questa parte del Cammino di Francesco è lungo circa 200 km. Stiamo parlando di qualcosa di veramente impegnativo che richiede diversi giorni ed un discreto allenamento. Si può scegliere, comunque, di fare anche solo una o due tappe. Un’alternativa al Cammino di San Francesco a piedi da La Verna ad Assisi è il percorso dal Santuario La Verna al Sacro Eremo e Monastero di Camaldoli . Si tratta di un percorso non troppo facile (33 km) che attraversa un meraviglioso contesto naturale che attenuerà la fatica fino quasi a farvela dimenticare.
LA VERNA STORIA. Tutto cominciò nel 1213, quando Orlando Catani, conte di Chiusi in Casentino, sentì predicare San Francesco a San Leo. Ne rimase talmente affascinato che volle incontrarlo e, a quel punto, intuì che c’era qualcosa che poteva fare per lui. Gli offrì un ‘monte’ di sua proprietà in Toscana, adatto a chi, come lui, voleva fare vita di penitenza, ritirata e dedita alla preghiera. Il Santo di Assisi ne fu contentissimo ed accettò subito la proposta del conte. Fra il 1216 ed il 1218 sorsero sul Monte della Verna i primi edifici che avrebbero dato luogo al complesso monastico che possiamo ammirare oggi: erano la Chiesetta di Santa Maria Degli Angeli ed alcune celle per i frati. Francesco passò qui diversi periodi di ritiro ma non è dato sapere precisamente quando e quanto abbia frequentato il convento della Verna. L’unica cosa certa è che ci passò un periodo di 40 giorni durante la Quaresima di San Michele nel 1224. Era ormai stanco e malato ma sereno nel sapere che la sua Regola era stata approvata da Papa Onorio IV, tant’è che aveva rinunciato persino a guidare personalmente il suo ordine. Durante questo periodo di ritiro alla Verna aveva il desiderio di provare quello che aveva provato Gesù nei momenti della Pasqua e della Resurrezione. Il Signore esaudì questo suo desiderio, offrendogli le stimmate che si manifestarono il 14 settembre del 1224. E fu proprio questo evento, conosciuto da pochi intimi mentre San Francesco era in vita, che diventò il fulcro del santuario. Dopo che nel 1226 S. Francesco morì, furono i frati che seguivano la sua regola ad occuparsi di La Verna dove agli edifici iniziali ne furono aggiunti altri come la Cappella delle Stimmate eretta nel 1263 sul luogo dove il santo avrebbe ricevuto ‘l’ultimo sigillo’, la Basilica Maggiore consacrata nel 1568 ed il corridoio delle Stimmate edificato tra il 1578 ed il 1840.
VISITARE LA VERNA: SAN FRANCESCO ED I SUOI LUOGHI. Visitare il Monastero della Verna significa prima di tutto immergersi nell’affascinante e suggestiva aurea di misticismo che invade qualsiasi luogo francescano, e questo è indubbiamente uno dei più importanti e significativi. Già arrivando si rimane affascinati nel vedere gli edifici arroccati sui massicci del Monte Penna, al punto che sembrano nascere da questi in un tutt’uno senza soluzione di continuità. La Verna è un santuario francescano dove molti sono i luoghi da visitare e sui quali soffermarsi per un momento di preghiera, di raccoglimento o di semplice riflessione personale.
FORESTERIA LA VERNA. Una volta entrati al Santuario della Verna, la foresteria è uno dei primi edifici che s’incontrano. Oggi può ospitare 105 persone in camere singole, doppie o triple per chi desidera immergersi totalmente nell’atmosfera di raccoglimento delle ore meno frequentate dai turisti. Perché effettivamente nei periodi di maggiore affluenza il Monastero può arrivare a contenere dalle 2.000 alle 3.000 persone… il raccoglimento diventa davvero un’impresa ardua! E se cercate proprio la pace e la tranquillità, fossi in voi eviterei ‘La festa delle Stimmate’ che si tiene il 17 settembre, il giorno più importante per il Santuario. Si tengono celebrazioni intense e suggestive frequentate da moltissimi fedeli. Molto intensa è sicuramente la veglia di preghiera che si tiene a tarda sera, intorno alle 23, il giorno prima.
CHIESETTA DI SANTA MARIA DEGLI ANGELI. Fu costruita intorno al 1216, ampliata nel 1250 e consacrata nel 1260. Ha un’aula unica ed è divisa da un tramezzo. Appena entrati sarete colpiti dai colori vivaci dei due rilievi ai lati del tramezzo: si tratta della ‘Natività con San Francesco e Sant’Antonio’ e del ‘Cristo in Pietà tra la Vergine e San Giovanni’, entrambi lavori di Andrea e Luca della Robbia. Anche dietro l’altare c’è un altro meraviglioso lavoro caratterizzato dall’invetriatura ed attribuito a Luca della Robbia, che raffigura ‘l’Assunta che dona la sacra cintola’. All’interno della Chiesa di trovano anche due pregevoli affreschi di Ferdinando Folchi che rappresentano uno ‘San Francesco e Sant’Antonio’ e l’incontro tra il ‘San Francesco ed il Conte Orlando’.
IL QUADRANTE. Dopo la chiesetta, salendo pochi gradini si accede al Quadrante, il piazzale lastricato dal quale si accede a tutti i luoghi principali e che offre, affacciandosi ai parapetti, un panorama davvero mozzafiato. Sul piazzale c’è una grande croce in legno alla cui base si trova una provvidenziale fontana d’acqua fresca. Una volta, invece, i pellegrini ed i viandanti si servivano dell’acqua del pozzo che i frati avevano costruito davanti alla foresteria.
BASILICA MAGGIORE. Come molti dei luoghi più importanti del santuario francescano della Verna, la Basilica si affaccia con il suo lungo porticato sul quadrante. Noterete subito anche l’alto campanile quadrato che raggiunge i 24 metri d’altezza. All’interno del portico, a destra, si trova una statua di bronzo che rappresenta un ‘Crocifisso che abbraccia San Francesco’ dello scultore Murillo, lo stesso al quale si deve il ‘San Francesco e fanciullo’ all’entrata del santuario. La Chiesa è dedicata alla Madonna Assunta e fu consacrata nel 1568, poi fu più volte rimaneggiata. Ha un impianto a croce latina, una navata unica e volte a crociera. Anche all’interno della Basilica Maggiore si trovano importanti opere dei Della Robbia, come i rilievi in terracotta invetriata, che si trovano sia nella cappella di sinistra che in quella di destra. Sempre sulla destra si trova la ‘Cappella delle reliquie’ dove sono custodite suppellettili della vita quotidiana di San Francesco come la ciotola, la tovaglia, il bicchiere ma anche il saio, la corda della disciplina (flagello) ed un panno di lino intriso di sangue che teneva sul costato. All’interno della Basilica, dove si tengono le celebrazioni più solenni, si trova anche un meraviglioso organo del 1926.
CORRDOIO DELLE STIMMATE. Passando dalla parte destra del portico della Basilica, attraverso un passaggio nel retro del convento e passando sotto un arco, si arriva al ‘Corridoio delle Stimmate’ un passaggio coperto eretto fra 1578 ed il 1582 per facilitare, nei rigidi inverni, la processione ‘dell’ora nona’ quando i frati si recano alla cappella delle stimmate. Questa processione si tiene ancora oggi, ogni giorno alle 15. La leggenda narra che durante un giorno particolarmente rigido, i frati francescani rinunciarono a quella consuetudine, ma trovarono lungo il percorso le impronte degli animali, da sempre grandi amici di San Francesco, che avevano fatto la processione al loro posto. Così per non saltare nemmeno una volta questo rituale si decise di costruire il corridoio coperto. Oggi vi si possono ammirare più di venti affreschi che accompagnano tutto il percorso e ripercorrono la vita di San Francesco: 18 sono di Baccio Maria Bacci e dipinti agli inizi nel XX secolo, mentre tre sono del 1840 ed opera di Emanuele da Como. Sul corridoio si apre una porticina da dove si accede ad una piccola grotta dove il Santo riposava sulla nuda terra. Una volta entrati vi chiederete di sicuro cosa sia quella griglia posizionata proprio dov’era il suo giaciglio: serve per evitare che i soliti arraffatori di ‘souvenir’ si portino a casa proprio una manciata della terra che aveva accolto il sonno di Francesco. Parallelamente al corridoio, c’è un sentiero pavimentato esterno tramite il quale si accede al ‘Sasso Spicco’, alla ‘Cappella delle stimmate’ e ad altre cappelle. Il Sasso Spicco è una roccia che si trova alla fine di una gola che divide la montagna in due e che sembra stare per miracolo nella posizione precaria in cui la si può osservare, quasi sospesa fra le rocce.
CAPPELLA DELLE STIMMATE. E’ il cuore del Santuario ed è bello arrivarci come ultima tappa del percorso di avvicinamento al sacro mistero delle stimmate. Fu eretta nel 1263 ed ha una navata unica coperta da una volta a crociera. Sul pavimento è visibile una lapide che indica il luogo dove San Francesco avrebbe ricevuto le stimmate. Sopra la porta, ancora una volta, potrete ammirare un’opera di Andrea della Robbia: questa volta si tratta di una grande pala che raffigura ‘la Crocifissione’ dove compaiono San Francesco e San Girolamo.
Visitate La Verna di San Francesco d’Assisi, quest’angolo di Toscana dove regalarsi un momento per allontanarsi dalla vita di corsa che facciamo tutti i giorni. Fatelo in qualsiasi periodo dell’anno: che ci sia ‘fratello sole’, ‘sor’acqua’ o ‘frate vento’ sarà sempre e comunque un’esperienza che non dimenticherete e che vi riempirà il cuore.