Livorno

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Io ho lasciato il mio cuore
sul porto di Livorno.
Le luci si accendevano sul mare,
era un giorno strano,
mi rifiutai di credere che fossero lampare.

                                        (Piero Ciampi)

 

Livorno è famosa per il suo porto e per il suo fascino legato al mare. Oltre ad essere il punto di partenza per raggiungere le isole dell’Arcipelago Toscano, è la terza città della regione Toscana per numero di abitanti dopo Firenze e Prato. Il turismo a Livorno è fortemente legato alle sue spiagge lungo la costa e alla presenza di traghetti per visitare la Sardegna e la Corsica.

Questa città, però, non è soltanto un luogo di passaggio: resterete sorpresi dalla sua ricchezza storica e dalla sua atmosfera unica e diversa rispetto alle altre città toscane.

Visitare Livorno significa passeggiare  lungo i canali del quartiere di Venezia Nuova, fermarsi in un ristorantino a mangiare pesce, godere del tramonto sul mare. Se cercate un’immagine diversa rispetto a quella del borgo medievale, qui avrete un tratto unico della città di mare toscana. Prima di raccontarvi cosa vedere a Livorno, vi diamo qualche coordinata geografica… 

Dunque, il territorio livornese è una striscia bagnata ad Ovest, lungo la costa, dal Mar Ligure, a Nord e a Est è circondata dalle provincie di Pisa e Grosseto. La provincia di Livorno, mare e terra, include ben cinque isole dell’arcipelago toscano (Isola d’Elba, Capraia, Pianosa, Montecristo e Gorgona).

Durante le vostre vacanze, Livorno vi apparirà come una città atipica della toscana: moderna e portuale. Il suo aspetto moderno è dovuto alla ricostruzione durante il dopoguerra: la città ha infatti subito danni gravissimi a causa dei continui e massicci bombardamenti durante il secondo conflitto mondiale.
Per quanto riguarda le tracce del passato cosmopolita di questa città di mare, i musei di Livorno e le sue chiese vi daranno una percezione di quante etnie differenti sono passate da questa città e del clima culturale che vi si poteva respirare fino all’Ottocento.

 

STORIA.Il nome della città deriva dal termine latino Labro, labronis (letteralmente ‘labbro’ stava a indicare l’estremità sul mare di una località dunque di un lido marino) e le sue origini risalgono all’epoca romana. Fra le prime testimonianze abbiamo quella di Cicerone (I secolo a.C.) che, in una lettera al fratello Quinto, cita il territorio di Labrone (ancora oggi si usa l’aggettivo ‘labronico’ come sinonimo di ‘livornese’!).

Tuttavia, bisogna subito chiarire che le particolari condizioni ambientali non hanno fatto nascere una vera città fino all’epoca medicea. La zona rimase, per molto tempo, soltanto un approdo a causa delle continue incursioni dal mare e dei disagi creati dalle paludi che circondavano Livorno. Cosa vedere oggi? Non certo palazzi medievali! Tutta l’area della provincia livornese, come ad esempio Cecina, era formata da stagni e afflitta dalla malaria: non era possibile dar vita, perciò, a nuovi insediamenti e a villaggi ricchi di attività.

Livorno entrò nel corso della storia nel momento in cui si legò alla città di Pisa. Nel 1052, infatti, Livorno era finita nelle mani di Matilde di Canossa che successivamente, nel 1103, la cedette ai Pisani. Con la famosa Battaglia di Meloria (1284) Pisa subì una terribile sconfitta dai Genovesi: il primato pisano sui mari andò in declino e di conseguenza si arrestò anche lo sviluppo di Livorno.
Da scoprire, in memoria di questa famosa battaglia, sono le Secche della Meloria; dalla costa riuscirete a scorgere il Faro e la Torre, meravigliosi monumenti di mare! Si tratta di un’area marina protetta che ospita incredibili fondali considerati musei archeologici subacquei… se vi piacciono lo snorkeling e le immersioni non perdete questa occasione!

Tornando alla storia di questa città, dobbiamo aggiungere che Livorno è stata coinvolta ripetutamente nei numerosi conflitti tra Genova e Pisa ed è stata spesso bottino di guerra, continuamente venduto e riacquistato.
Durante i secoli successivi Livorno rappresentò una vera e propria merce di scambio: nel 1399 Gherardo Appiani, signore di Pisa e di Piombino, la cedette ai Visconti di Milano, passò poi ai Francesi e in seguito a Genova (1407), che nel 1421 la vendette a sua volta a Firenze per centomila fiorini d’oro. Pensate la soddisfazione dei fiorentini nell’avere finalmente un accesso al mare e un nuovo dominio militare e commerciale da cui trarre benefici!

Cosimo I de’ Medici realizzò un Porto Mediceo per i traffici internazionali e diede così una spinta allo sviluppo di Livorno. In particolare, fu Ferdinando I dei Medici che diede il massimo slancio per la nascita della città e del suo prestigio economico e politico. Alla fine del Cinquecento, durante l’arco di tempo dal 1591 al 1592, venne emanata la ‘legge livornina’ con la quale si invitavano tutte le popolazioni fuori dalla penisola a vivere e trafficare nella città. ‘In che modo?’, vi chiederete voi? La legge garantiva esenzioni fiscali e privilegi circa alcune condanne gravi ad esclusione di quelle di eresia, falsa moneta, assassinio e lesa maestà. Improvvisamente, la città si ritrovò immersa in un clima di tolleranza religiosa e prese un carattere cosmopolita, ricco di culture differenti.
Tra le etnie che si insediarono ci furono quella ebraica, armena, inglese, greca ed alemanna e altre che furono libere di conservare i propri usi e costumi e di professare il proprio credo anche attraverso la proprietà di aree destinate a luoghi di culto e cimiteri. Immaginate la fortuna di accogliere e di vivere in uno stesso spazio dottrine diverse…

Fra i monumenti, Livorno vi offre le tracce di quel glorioso passato (sinagoghe, cimiteri) in cui aveva dato accoglienza ai perseguitati religiosi o politici, creando un luogo fatto di incroci fra tradizioni differenti. Per almeno due secoli durò questa situazione, che offrì notevoli sviluppi all’economia della città e al suo patrimonio culturale. Gli eventi proseguirono con il Risorgimento e l’Unità d’Italia, momento in cui Livorno divenne porto della regione toscana e non più zona franca di approdi stranieri e sede di consolati.
La seconda guerra mondiale, come dicevamo prima, provocò la quasi totale distruzione della città e la perdita di molti monumenti e tesori d’arte e cultura con oltre 100 bombardamenti.

COSA FARE A LIVORNO? Avete letto bene le nostre note storiche? Sono importanti per capire tante cose di un luogo, cosa si mangia, come si viveva, cosa è rimasto e perché non ci sono chiese romaniche come a Pisa…
Il fascino di questa città risiede, infatti, nel suo passato multietnico e ricco di minoranze. Mentre camminate lungo le sue vie, provate a fantasticare e a riflettere su come in passato fosse normale trovarsi in mezzo ad un gruppo di ebrei, di turchi, di armeni… I viaggiatori del Seicento, epoca del Grand Tour, descrivevano questa città italiana come un luogo aperto, vivace e moderno!

Tornando a voi, se avete poco tempo e dovete visitare Livorno in un giorno scoprirete molte cose interessanti da fare e da vedere. Cominciando dai monumenti più rappresentativi, troverete nella Fortezza vecchia alcuni reperti di epoca etrusca e romana, oltre ad alcune tracce medievali. Il dominio mediceo è quello che ha lasciato una maggiore impronta su questa città: la forma pentagonale dell’impianto urbanistico, il Palazzo Mediceo e la bellissima Piazza Grande circondata dai portici. Livorno fu disegnata in età rinascimentale da Bernardo Buontalenti che la concepì con questa particolare forma e contornata dalle mura e dai Fossi Medicei.
Vi suggeriamo di arrivare alla Fortezza Nuova e di soffermarvi al Porto Mediceo per osservare il famoso Monumento a Ferdinando I di Giovanni Bandini e Pietro Tacca, più conosciuto come i Quattro Mori, dal momento che ritrae quattro figure di corsari incatenati.

Infine, vi suggeriamo una visita al Cisternone, serbatoio neoclassico ricco di sotterranei e di storia. Questi sono i monumenti di Livorno più rappresentativi e importanti; proseguite e continuate il vostro giro addentrandovi nel pittoresco quartiere della Venezia Nuova, sospeso sull’acqua.

Il periodo delle leggi livornine ha lasciato come eredità culturale numerosi luoghi di culto delle etnie ospitate dalla città durante il XVIII secolo e oltre. Il vostro tour di Livorno non può tralasciare una visita alla Sinagoga, alla Chiesa dei Greci Uniti e alla Chiesa di S. Gregorio (degli Armeni) oltre al Duomo di S. Francesco di epoca cinquecentesca. Non capita spesso di trovare in una stessa città tante testimonianze del passato di diverse confessioni religiose! Se avete tempo e siete curiosi di approfondire questo particolare aspetto di Livorno, troverete anche il Cimitero degli Inglesi (fra i più antichi del Mediterraneo e d’Italia) e quello greco-ortodosso.

Per quanto riguarda i musei, Livorno ospita un interessante Museo di storia naturale del Mediterraneo, il Museo Ebraico e il Museo civico “Giovanni Fattori”, dedicato in particolare al movimento livornese dei Macchiaioli e alla figura di Giovanni Fattori. Tra gli artisti livornesi, vi ricordiamo anche la figura di Amedeo Modigliani di cui, volendo, potete visitare la casa natale.

 

Le vostre vacanze sono assieme ai bambini? Cosa vedere a Livorno in un giorno per farli divertire? Noi di toscanainside.com vi suggeriamo una visita all’Acquario comunale nei pressi della Terrazza Mascagni. I restauri di questo storico acquario si sono conclusi di recente e oggi si presenta come uno dei più grandi d’Italia: farete la conoscenza con squali, tartarughe e meduse affascinanti!

Vi ricordiamo, infine, gli eventi principali della città: il Premio Ciampi (concorso musicale per artisti emergenti) e, fra le cose da visitare a Livorno d’estate, la manifestazione Effetto Venezia, ricca di spettacoli e mercatini lungo i canali del quartiere storico di Venezia Nuova.

 

COSA MANGIARE A LIVORNO. La cucina livornese ha naturalmente una base comune alle altre località della regione, ma il suo piatto tipico e più famoso è il cacciucco. Dunque, per prima cosa, non potete perdervi questa squisitezza di mare! Ma…in cosa consiste? Il cacciucco è una zuppa di pesce e il nome deriva dall’arabo ‘shakshuklì’, ossia ‘mescolanza’. Sono moltissimi i pesci che si possono usare (ad esempio gallinelle, gronghi, ghiozzi, triglie, scorfani, seppie, polpi, aragoste, ecc.) e che danno quel sapore di mare più caratteristico e riconoscibile. La base del piatto è fatta con soffritto di cipolle, olio e peperoncino, a cui si aggiungono, successivamente, pomodori sbucciati, aglio e vino rosso. Il pesce cuoce in questo preparato e si crea una zuppa che verrà poi servita con crostini di pane tostato e strofinati con uno spicchio d’aglio. Ora capirete come non sia semplice riproporre questo piatto a casa per una cena qualsiasi!

Oltre a questa zuppa, troverete il baccalà e le triglie alla livornese… altri must della cucina di Livorno! Alcune preparazioni sono di origine ebraica, come i carciofi ripieni, il cuscussù (cous cous), le triglie alla mosaica, le roschette (simili ai taralli) e le uova filate (dolce tradizionale).
Se non siete dei grandi fan del pesce (peccato per voi) potete scegliere fra alcuni piatti come la panzanella, l’agnello in fricassea o le polpette alla livornese. Fra i dolci avete a disposizione la ricotta briaa (‘ubriaca’), la stiacciata (schiacciata) alla livornese, i bolli (panini dolci), i frati (ciambelle fritte) e il castagnaccio…vere delizie labroniche! Se sentite qualcuno ordinare un ‘5 e 5’, non sta cercando di vincere al lotto, ma vuole un panino con la torta di ceci…State attenti a non comparare questa pietanza alla cecina pisana… fra le due città non scorre buon sangue!

Infine, le vostre vacanze a Livorno non possono concludersi senza un assaggio del mitico ponce! Questa bevanda tipica, di origine inglese, è a base di caffè e corretta con rhum o altri super alcolici profumati. Non vi attira? Bisogna provarla, almeno una volta!

 

COSA VEDERE A LIVORNO E DINTORNI. Le vacanze di mare a Livorno si sono sviluppate verso la fine dell’Ottocento, dando vita a famosi stabilimenti sparsi lungo la costa: San Vincenzo, Rosignano Marittimo e Cecina. La città veniva visitata anche per la presenza dello splendido Santuario di Montenero, dedicato alla Madonna delle Grazie. Fra le altre cose da vedere vi ricordiamo anche il Nuovo Mercatino Americano in zona Stazione Marittima: si tratta di un divertente mercato dove trovare abbigliamento vintage e molto altro!

Ricordatevi che dal porto di Livorno potrete fare un tour dedicato a Firenze e alle altre città d’arte come Lucca e Siena! Se cercate la natura, ricordatevi che siete nei pressi della magnifica Val di Cornia, ricca di parchi e aree protette vicine al mare, se invece volete spiagge da sogno andate a Piombino e salpate verso le isole!

 

DIALETTO LIVORNESE. Se vi fermate a parlare con un livornese, resterete stupiti dal suo modo di parlare accompagnato da continui ‘’, “ero a casa di mi’ nonna e dé mi è suonato il telefono”oppure “ho parlato col professore, ma dé non ha capito cosa gli stavo chiedendo e allora dé cosa ci faccio?”…è un continuo! Dopo un po’ ci farete caso e capirete che, oltre ad avere significati diversi, si tratta proprio di un ritmo!

Un altro termine tipico livornese è senza dubbio “boia” spesso unito al primo creando un’esclamazione più forte con un bel “boiadé!”. Questo dialetto toscano è sicuramente il più esilarante e ricco di ironia, ve ne accorgerete presto. I livornesi si divertono a prendersi (e a prendervi) in giro continuamente usando frasi iperboliche ed ironiche, ad esempio: “sei furbo… cos’hai mangiato stamani? Pane e vorpe?” (pane e volpe) oppure “e sei parigino!” (come a dire in realtà ‘sei volgare’). Se siete interessati a conoscere Livorno e i suoi modi di dire, compratevi una copia della mitica rivista ‘Il Vernacoliere’… ne troverete delle belle!

 

CURIOSITA’ & PERSONAGGI FAMOSI. Livorno è stata la patria di moltissimi personaggi illustri e artisti. Fra i compositori classici ricordiamo Pietro Mascagni, mentre in epoca più recente vi ricordiamo il cantautore Piero Ciampi, Nada e Roberto ‘Bobo’ Rondelli. Inoltre, la natura multietnica della città e il suo continuo rapporto con diverse nazionalità diede vita, durante il Novecento, anche ad un ambiente jazz molto attivo.

Spostandoci dal campo musicale a quello prettamente letterario, Livorno ha dato i natali a un grande poeta come Giorgio Caproni. La raccolta poetica dei Versi Livornesi è considerata come uno dei massimi vertici della lirica italiana del Novecento. In Ultima Preghiera il poeta descrive così la sua amata città: Arriverai a Livorno,/ vedrai, prima di giorno./ Non ci sarà nessuno/ ancora, ma uno/ per uno guarda chi esce/ da ogni portone, e aspetta/ (mentre odora di pesce/ e di notte il selciato)/ la figurina netta,/ nel buio, volta al mercato/.

 

C’è un’altra cosa interessante da scoprire: Livorno è una città molto legata al cinema. Nel 1926 alcune scene di Ben Hur furono ambientate alla Meloria e anche Luchino Visconti nel 1957 utilizzò, come scenario per il film ‘Notti Bianche’, il quartiere di Nuova Venezia. Ricordate Il Sorpasso, capolavoro di Dino Risi del 1962, con Vittorio Gassman e Jean-Louis Trintignant? Molte scene sono state girate a Livorno e a Calafuria.  Il legame fra questa città e il cinema è continuato fino a oggi e, fra i registi contemporanei, vi ricordiamo Paolo Virzì che qui, nella sua città d’origine, ha girato Ovosodo (1997) e La prima cosa bella (2009).

 

Lasciatevi travolgere dalla parlata, dagli scenari surreali e dal clima marinaro di Livorno, una città toscana così diversa e, per questo, così interessante!

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