Arezzo

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State organizzando le tappe della vostra vacanza in Toscana e non riuscire a scegliere? Non volete assolutamente perdervi Firenze e Pisa, certo, vi capiamo. Ci sono altri posti, però, che rappresentano la Toscana più autentica e fra questi non vi permettiamo di tralasciare Arezzo. Cosa vedere e visitare in questa città un po’ fuori delle tradizionali rotte turistiche? State comodi e lasciateci raccontare. I consigli di toscanainside.com vi guideranno alla scoperta di un luogo fantastico e scoprirete perché Arezzo è da non perdere!

Arezzo è una città al confine con l’Umbria e circondata da quattro splendide vallate (Val di Chiana, Valtiberina, Valdarno, Casentino). È possibile visitare Arezzo in un giorno oppure prendersi più tempo e scoprire Arezzo e dintorni. Cosa vedere e cosa fare? Ci sono innumerevoli agriturismi dove rilassarsi, assaggiare prodotti locali, godersi la natura e le bellezze dei piccoli borghi vicini: ad esempio una camminata nelle Foreste casentinesi, una visita al castello di Poppi oppure un giro fra le enoteche di Montepulciano o Anghiari. D’estate in campagna potrete fare gite a cavallo, dedicarvi al trekking, guardare le stelle alla fine di una festa medievale. Cercate la quiete assoluta? Siete sulla buona strada: vi consigliamo una visita al santuario dell’Eremo di Camaldoli e al Monastero della Verna, resterete profondamente colpiti di fronte alla natura incontaminata del paesaggio. Avete voglia di relax puro? Siete molto vicini a Chianciano terme.. mettete un costume in valigia!

Cosa visitare ad Arezzo? Perché dedicare una preziosissima tappa fra quelle del vostro tour per visitare Arezzo e dintorni con i nostri consigli? Lasciateci spiegare, non servirà troppo per convincervi! Arezzo, di origini etrusche e poi divenuta presto una potenza economica durante il Medioevo, è veramente ricca di tesori e tradizioni popolari ancora vive fra i suoi abitanti. In questi luoghi poi, in terra d’arezzo, sono nati alcuni fra i personaggi più famosi e importanti del nostro paese. Non ci credete? Per prima cosa, in caso non lo sapeste, vi informiamo che qui è nata la musica! Un monaco chiamato Guido d’Arezzo inventò il sistema delle note e lo schema del pentagramma usato ancora oggi. Per questo ogni anno, nell’ultima settimana di agosto, la città organizza il Concorso Polifonico Internazionale ospitando cori da tutto il mondo. Se invece amate la poesia e vi interessa la letteratura non potrete tralasciare una visita alla casa in cui nacque Francesco Petrarca e al pozzo di Tofano, protagonista di una novella del Decameron di Boccaccio. Vi rendete conto della magia? Visitare Arezzo significa toccare con mano luoghi di grandi poeti! Vi manca la presenza dell’Alighieri? Dante aveva combattuto nella battaglia di Campaldino (nel Casentino) e nella Divina Commedia definisce gli aretini dei “botoli ringhiosi”. Il sommo poeta aveva una buona parola per tutti! E Pietro l’Aretino? Nato ad Arezzo alla fine del Quattrocento, fu il poeta che più gettò scandalo con la sua scrittura. Andatevi a leggere qualcuna delle sue poesie erotiche e resterete a bocca aperta! Passando nei pressi della casa del Vasari vi conviene dare uno sguardo al chiostro antico della Biblioteca Comunale, dove si può leggere indisturbati o addirittura studiare. Da questo punto sarete vicini al Prato, al cui interno si trova la Fortezza Medicea: d’estate è un posto ideale per sopravvivere durante le ore più calde e per vedere la città dall’alto. Un altro luogo amato dai giovani e dai bambini è l’Anfiteatro romano, dove si trova il Museo archeologico statale che prende il nome di un altro personaggio aretino: Gaio Plinio Mecenate. Questo nome vi dice niente? È proprio quel Mecenate, amico di Virgilio e di Orazio! Il museo è stato allestito all’interno di un monastero e il giardino sottostante è spesso una splendida cornice per concerti e spettacoli di danza.

Cosa vedere a Arezzo è una scelta importante a cui aggiungiamo anche quella di decidere cosa assaggiare: vi diamo volentieri qualche ‘dritta’ noi di toscanainside.com!

Sicuramente, dopo aver camminato su e giù per le salite della città, vi sarà arrivato un certo languorino. Nessun problema! Vi si prospetta una scelta di piatti che difficilmente riuscirete a scordare. Lungo le varie stradine ci si imbatte in piccoli alimentari con simpatici proprietari felici di farvi un panino alla porchetta,vineriedove assaggiare Chianti dei Colli aretini o Brunello di Montalcino d.o.c e osterie in cui ci si ferma per un pasto ‘lento’ e ricette tipiche contadine. Fra gli antipasti troverete i crostini neri (qualunque toscano vi dirà “buoni ma mai come quella della mi’ nonna”) ribollita, panzanella di pane toscano (pane sciocco ovvero senza sale).. e a seguire bistecca di chianina, rosticciana e per concludere in bellezza vin santo con cantucci. Prima di lasciarvi prendere dall’abbiocco pomeridiano (andateci piano col vino a pranzo!) e finire la giornata senza visitare Arezzo nei suoi luoghi più caratteristici, vi consigliamo di alzarvi da tavola e riprendere a camminare senza fretta. Se vi state chiedendo, mentre passeggiate fra negozi e botteghe, ad Arezzo cosa visitare e cosa no, quale viuzza seguire e qualche non prendere, seguite questo nostro consiglio. Arrivate quasi in cima al Corso Italia e girate per Piazza S. Francesco, spegnete (o, come dicono i toscani, spengete) il vostro smartphone e regalatevi l’incredibile visione degli affreschi di Piero della Francesca (altro aretino illustre) che rappresentano la Leggenda Aurea, in cui si narrano le origini della croce di Gesù Cristo. I colori dei dipinti e la luce che riescono a catturare sono pura magia, ve lo garantiamo. Usciti da qui vi suggeriamo di prendere la salita verso il Comune e chiedere indicazioni per la Chiesa di San Domenico, una volta lì troverete un’altra meraviglia: il Crocifisso del Cimabue.

Se dovete visitare Arezzo in un giorno, tenete conto di un’altra occasione molto affascinante. Per gli appassionati di collezionismo e di antichità, ogni primo sabato e domenica del mese si svolge la Fiera Antiquaria, una delle maggiori di Italia per numero di espositori: banchi pieni di cartoline, orologi antichi, quadri di scene di caccia, vecchi bauli, merletti ingialliti e tazzine di porcellana deco vi faranno ripensare alla casa di vostra nonna. Per gli appassionati di vintage si trovano anche abiti e borse anni sessanta e… che dire del banco di fumetti e di long playing dei Beatles e di Patty Pravo? Forse non troverete quel numero di Dylan Dog che cercate da tanto tempo, ma noterete una spilla antica che s’intona benissimo col vostro nuovo cappotto! Che dire di quel cappello di epoca sovietica? Lo volevate regalare a vostro cugino? Forse è meglio optare per una copia usata di Delitto e Castigo

Ultima tappa dove riposarsi alla fine di una lunga giornata su e giù per le stradine medievali è Piazza Vasari. Piazza Grande fu opera del famoso architetto aretino Giorgio Vasari ed è un luogo di Arezzo da non perdere. In questa magica piazza, dall’andamento obliquo e incorniciata da splendide logge e torri medievali, si svolge la famosa Giostra del Saracino. Si tratta di una rievocazione medievale che vi farà fare un tuffo nel passato e un’immersione nelle abitudini aretine. Simile al Palio di Siena? Non ditelo ad alta voce! Gli aretini potrebbero prenderla male: la giostra è La Giostra. Tutti gli abitanti si danno da fare per organizzare questa attesissima gara e per addobbare la città con i colori corrispondenti. Che ne direste di partecipare in piena estate alle cene di quartiere all’aperto? Tavolate allestite per strada, musica dal vivo, feste a tema, cicli infiniti di brindisi durante la cena propiziatoria. E poi il giorno della gara: per ben due volte all’anno i quattro quartieri della città concorrono per vincere la lancia d’oro creata appositamente dai famosi orafi aretini. La città si riempie già dal mattino di musicisti medievali che suonano chiarine e tamburi sfilando assieme a cavalieri a cavallo, a piedi e armigeri (tutti rigorosamente in costume d’epoca nonostante i trenta gradi!). I giovani (e non solo) si dividono in una temporanea lotta fra quartieri inneggiando cori e sventolando le bandiere o indossandole direttamente sulle spalle come un foulard. Durante la gara i cavalieri devono colpire, cavalcando in velocità e con la propria lancia, un tabellone sostenuto dal buratto. Il buratto rappresenta il saraceno, ovvero colui che minacciava la fede cristiana e dunque nemico giurato dei crociati. Ogni volta il punteggio viene annunciato da un araldo attraverso degli altoparlanti facendolo riecheggiare per tutto il centro storico. Alla fine della gara chi raggiunge il numero maggiore di punti vince la lancia che viene consegnata nella cattedrale a cui segue una festa fino a tarda notte nel quartiere vittorioso. Eccovi, insomma, un altro motivo per il quale Arezzo è da visitare. Tuttavia, osservando bene questa piazza senza cavalieri e senza molta folla, il suo disegno particolare vi ricorderà qualcosa. Una discesa in bicicletta spericolata e spensierata? Una musica e una storia speciali? Sì. Questo luogo e altri della città sono stati gli scenari di uno dei film più belli del cinema italiano: La vita è bella. Roberto Benigni ha scelto proprio questa città per ambientare alcune memorabili scene del suo film, e come dargli torto? Gli aretini sono stati coinvolti durante le riprese del film a partire dalle scuole in cui sono state girate scene, con alcuni alunni scelti e vestiti con abiti d’epoca. “Maria! La chiave!” è la frase del film che rappresenta più di tutte la vita quotidiana di Arezzo. Città grande, città dell’oro e al tempo stesso città-paese, borgo medievale in cui tutti si conoscono, dove il macellaio potrebbe preoccuparsi durante il tuo periodo vegano e la maestra si ricorda sicuramente di quando hai pianto in gita.

In questi luoghi regnano la semplicità e soprattutto l’amore per le proprie radici. Arezzo è ricca di poesia ed è un posto ideale per fotografare case antiche fra i vicoli nascosti e per godersi un buon bicchiere di vino in compagnia. Noi vi abbiamo suggerito cosa visitare ad Arezzo e perché ne valga tanto la pena. Da qui, inoltre, avrete modo di visitare molti paesini vicini che vi lasceranno incantati, questa città vi offre angoli suggestivi in ogni stagione e prelibatezze che si trovano facilmente fra gli alimentari e le vinerie del centro.

Lasciatevi sorprendere dalle bellezze artistiche e dall’ospitalità dei suoi abitanti che, come amano spesso dire, “Un te mettere ‘n cammino si la bocca ‘n sa de vino”.

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