Crete Senesi
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Parlando di Crete Senesi, i primi termini che vengono in mente per descrivere questi paesaggi sono ‘fascino’ e ‘sospensione’. Il nome di quest’area nei pressi di Siena è legata al materiale di cui era principalmente composta. Il termine creta, sinonimo di argilla, indica i fondali di epoca preistorica - originariamente marini - che si trovavano in questi luoghi. Oggi, di questo passato geologico, resta la caratteristica colorazione del paesaggio che varia di stagione in stagione. Dunque, la prima descrizione delle Crete Senesi è legata alle sue sfumature: in primavera il colore predominante è un bel verde smeraldo e lucente, in estate si manifesta un giallo abbagliante fino a diventare, verso l’autunno, di una tonalità grigia che ricorda, appunto, quella dell’argilla.
In Toscana, le Crete Senesi differiscono dal paesaggio della vicina Val d’Orcia poiché ospitano un alto numero di calanchi e di biancane. I calanchi assomigliano a ventagli semiaperti e sviluppati in verticale, mentre le biancane sono cupolette del terreno coperte di vegetazione e da cui spicca un colore molto chiaro. Questi due elementi rendono la zona simile ad uno scenario lunare, sospeso nel tempo e descritto fin dal Medioevo con il nome di ‘Deserto d’Accona’. Lungo gli itinerari delle Crete Senesi incontrerete colline brulle e cipressi sparsi qua e là assieme a tratti di bosco e poderi solitari che dominano il paesaggio. Resterete colpiti dal fascino e dalle contraddizioni del panorama, che oscilla fra zone prive di vegetazione e aree più verdeggianti.
Una volta raggiunta la regione delle Crete Senesi, cosa vedere di interessante oltre a queste dune argillose? Preparatevi alla vista di castelli, abbazie e borghi medievali suggestivi… noi di toscanainside.com abbiamo molte sorprese in serbo per voi!
Sono cinque le località da percorrere e da scoprire lungo le Crete senesi: una mappa sicuramente vi sarà utile per individuare il miglior percorso delle Crete Senesi da scegliere e ammirare fra le statali e l’aperta campagna toscana. Chi non guida prenda la situazione in mano e segua i nostri preziosi consigli!
ASCIANO. Le Crete senesi sono famose per la loro ricchezza storica e per la presenza di importanti edifici storici. In Particolare, Asciano, è nota per l’Abbazia di Monte Oliveto Maggiore. Prima di parlarvi di questo interessantissimo sito, ci vogliono due paroline su Asciano. Situata nel cuore delle Crete Senesi, questa località sembra avere origini etrusche e si trova a circa mezz’ora da Siena. Il suo centro storico si presenta con i tipici tratti medievali e ospita interessanti chiese, come la Collegiata di Sant’Agata e la Chiesa di San Bernardino. La città, come le altre località toscane, conserva un forte legame con la natura circostante e con le tradizioni, la cui massima espressione è il Palio dei Ciuchi, che si svolge ogni anno nella seconda domenica di settembre. Fra i luoghi delle Crete Senesi, Monte Oliveto e Asciano sono situati nei territori più ricchi di biancane e calanchi: fermatevi ogni tanto per fare qualche foto panoramica dalla strada!
L’Abbazia di Monte Oliveto non potete farvela sfuggire assolutamente! Questo grande complesso monastico dell’ordine benedettino si trova in cima ad un colle ed è immerso in un fitto bosco di cipressi, pini e querce. Non perdetevi una visita in questo luogo speciale fra le vostre mete lungo le Crete senesi. L’Abbazia è una delle più importanti della Toscana, oltre ad essere una delle più famose grazie alla sua magica collocazione. Quando arrivate a destinazione, lasciate l’auto nel parcheggio indicato e preparatevi ad entrare in un piccolo mondo a sé stante e a vivere un’atmosfera fatta di silenzio e spiritualità… perciò, telefoni spenti e tono della voce abbassato! La prima cosa che vedrete è un ponte levatoio e una grossa torre, dalle quali passerete alla vista di un palazzo di mattoni rossi. Proseguite e percorrete il viale di cipressi fino a raggiungere il campanile e l’ingresso per entrare nel chiostro quattrocentesco. Di forma rettangolare, il chiostro ospita una statua di San Benedetto al centro e pareti affrescate su tutti e quattro i lati con le Storie di San Benedetto. Questi affreschi sono opera di Luca Signorelli e di Antonio Bazzi (detto il Sodoma) e risalgono al periodo che va dalla fine del Quattrocento agli inizi del Cinquecento. Fra i capolavori nascosti da vedere nelle Crete Senesi, questi sono sicuramente i più importanti e significativi della storia dell’ordine benedettino. Continuate il giro attraversando un atrio per giungere alla chiesa in stile barocco, la cui parte più interessante è sicuramente rappresentata dal coro ligneo intarsiato di Fra’ Giovanni da Verona. Dopo la chiesa, vi aspettano un chiostro minore ‘di mezzo’, la biblioteca e il refettorio… non avrete sempre libero accesso a tutte le aree del monastero, ma resterete comunque affascinati da ogni elemento di questo grande complesso religioso. Al termine della visita troverete la vendita di prodotti dell’abbazia, una cantina storica e un viale immerso nel verde che vi porterà al piccolo cimitero dei frati.
BUONCONVENTO. Fra gli itinerari delle Crete Senesi, la visita di Buonconvento è dedicata a chi ama i borghi medievali e la storia. Il borgo si trova nella valle del fiume Ombrone e deve il suo nome ai due termini latini ‘bonus conventus’, che indicavano un luogo fortunato, felice. La sua posizione vicino al fiume, infatti, regalava una terra fertile e rappresentava uno snodo importante della via Francigena. Erano molti i viandanti che, durante il Medioevo, si fermavano a Buonconvento per trovare rifugio. La storia di questa cittadina inizia nel XII secolo e, successivamente, Buonconvento divenne famosa poiché nel 1313 l’imperatore Enrico VII trovò la morte (si narra che venne avvelenato da un frate) proprio in questi territori. La cinta muraria che vedrete risale alla seconda metà del Trecento, periodo in cui ancora la città era dominata da Siena. Dal 1559 i Medici compresero nei domini del Granducato di Toscana le Crete Senesi e i loro comuni. Una volta arrivati a Buonconvento, vi suggeriamo di visitare il centro storico con il Palazzo Pretorio, l’Asilo infantile dei primi del Novecento e di dedicare più tempo possibile alle chiese e ai castelli. Ecco cosa cercare: il Castello e la Chiesa di San Lorenzo (località Bibbiano), la Pieve di Sant’Innocenza, l’Oratorio dell’Arciconfraternita della Misericordia (località Piana), Castel Rosi, Castelnuovo Tancredi e Castello La Torre.
Se viaggiate con i bambini, le Crete Senesi risulteranno molto interessanti grazie alla presenza di questi castelli immersi nel verde della boscaglia! Se, invece, preferite approfondire la vita contadina di questi luoghi, a Buonconvento si trova il Museo della Mezzadria, dove potrete trovare ogni sorta di informazione sull’attività rurale. Ad esempio, scoprirete le funzioni e la storia delle grance senesi, ovvero granai medievali situati nelle abbazie e protette da mura.
MONTERONI D’ARBIA. Successivo itinerario delle Crete Senesi, Monteroni d’Arbia vi colpirà immediatamente per la presenza di un grande mulino fortificato di epoca trecentesca. Questa cittadina si era sviluppata per volere di Siena ad appannaggio dello Spedale di Santa Maria della Scala. Come altri borghi delle Crete Senesi, Monteroni faceva parte delle zone strategiche durante le guerre di dominio fra Siena e Firenze. I versi di Dante hanno reso celebre questi territori. Nel X canto infernale della Divina Commedia si legge infatti la descrizione della sanguinosa Battaglia di Monteaperti del 1260: ‘lo strazio e ‘l grande scempio/ che fece l’Arbia colorata in rosso’.
Una volta che avrete fatto il giro del centro storico, il nostro consiglio è quello di esplorare le località minori circostanti che ospitano interessanti chiese e castelli: la Chiesa di San Giovanni Battista (Lucignano d’Arbia), la Cappella Pieri Nerli (Quinciano), la Pieve di San Giovanni Battista (Corsano), la Chiesa di San Pietro Apostolo (Radi), il Castello di Grotti e la Grancia di Cuna. Non temete, le distanze sono brevi e vale la pena gironzolare lungo le strade per vedere anche il fantastico paesaggio!
RAPOLANO. Una volta raggiunta Rapolano Terme, le Crete Senesi vi offrono qualcosa di più oltre al paesaggio. Questa località termale ha due stabilimenti molto famosi: uno immerso nella natura, Le Terme di San Giovanni, e l’altro vicino al borgo, Le Terme dell’Antica Querciolaia. Questa zona, inoltre, si trova vicino alla città di Arezzo, che vi suggeriamo di visitare! Prima di immergervi nelle vasche termali a 39 gradi, è preferibile dedicare un po’ di tempo al centro storico.
La prima cosa da notare è la Porta dei Tintori, antico ingresso al paese, costruita durante il Trecento. Fra le chiese da vedere vi segnaliamo l’Arcipretura di Santa Maria Assunta, con la famosa Madonna del Latte, la Pieve di San Vittore e la Chiesa di Santa Maria in Ferrata a Poggio Santa Cecilia. Quest’ultima, chiamata anche Chiesa della Madonna Ferrata, è una piccola struttura circondata dal bosco e si trova poco prima di arrivare nella località di Poggio Santa Cecilia. Oltre allo splendido panorama, questo luogo è famoso fra le Crete Senesi per la sua leggenda mistica. Si racconta che due cacciatori, presi dall’ira di ritorno da una battuta di caccia deludente, si misero a sparare contro l’immagine della Madonna nel tabernacolo. I colpi di fucile, però, non riuscirono minimamente a scalfire il volto della Vergine, così che uno dei due uomini chiese stupito all’icona se fosse fatta di ferro. Si narra che, alla domanda del cacciatore, l’icona rispose affermativamente dichiarando che il Male non l’avrebbe mai distrutta o danneggiata. Il miracolo portò i due malcapitati a redimersi e a convertirsi e fu eretto un santuario, facendo di questa Madonna Ferrata un oggetto di culto e devozione per tutta la città di Rapolano e oltre.
Adesso, vi sentite più ispirati per andare a meditare alle terme?
SAN GIOVANNI D’ASSO. Altra tappa immancabile nel vostro percorso delle Crete Senesi, San Giovanni d’Asso si trova lungo il torrente Asso e vi offre un parco incredibile e famoso, il Bosco della Ragnaia. Prima di dedicarvi a questo itinerario artistico, date un’occhiata alle bellezze del centro storico! Non perdetevi la Pieve di San Giovanni d’Asso di origine medievale e la Chiesa di San Pietro in Villore e, a Montisi, la Chiesa della Madonna della Neve e la Chiesa di Santa Lucia. Anche in quest’area non mancano castelli e borghi minori da vedere: Monterongriffoli, Montisi, Vergelle, il Castel Verdelli e il Castelletto Accarigi.
Ormai avete capito come sono le gite alle Crete Senesi, vacanze in movimento! Volete qualche altro motivo per venire a San Giovanni d’Asso? Eccolo: è la località del Museo del Tartufo!
COSA MANGIARE. Le Crete Senesi vi aspettano per deliziarvi con i loro prodotti della tradizione contadina. Cosa vi consigliamo di assaggiare? A Rapolano cercate la panella (pasta di pane fritta nell’olio d’oliva) e mangiatevi un piatto di pici al sugo o di ‘costoleccio’ (costole di maiale fatte alla brace) in una sagra estiva all’aperto. Volete qualche souvenir per le vostre cenette casalinghe? Allora fate scorta di pecorino, miele e olio toscano… e non dimenticate una bottiglia di vino (Bianco di Val d’Arbia) per vostro suocero! Siete in vena di degustazioni speciali? Allora, dovete assaggiare il tartufo della zona! Esplorare la cucina locale è senza dubbio un modo appagante per conoscere le Crete Senesi!
COSA VEDERE. Le Crete Senesi sono un’area della Toscana con un lato artistico originale e affascinante: nel vostro giro potete aggiungere due tappe alternative legate alla creatività e al paesaggio naturalistico. Come dicevamo prima, a San Giovanni d’Asso si trova un parco di 9 ettari molto speciale: Il Bosco della Ragnaia. Questo particolare luogo è stato progettato dall’artista americano Sheppard Craige e viene spesso definito come cantiere aperto per la creatività. In questo bosco c’è una sola regola: lasciarsi andare alla fantasia. La curiosità del viaggiatore viene attirata grazie a segni e segnali nascosti nel paesaggio: in alcuni punti del bosco si trovano scritte ironiche e di natura filosofica, come nel caso del Tabernacolo delle Certezze, l’Altare dello Scetticismo o l’Oracolo di Te Stesso. Di volta in volta, il visitatore di questo giardino che sembra uscito dal mondo di Alice nel Paese delle Meraviglie, si trova di fronte a domande esistenziali a cui non è facile dare risposta. Forse potrà aiutarvi il Cerchio delle Spiegazioni, chissà…! Quest’opera onirica e fantastica, nata nel 1996 e ancora aperta a nuove creazioni, è sicuramente una delle cose più interessanti e particolari da inserire nel vostro tour delle Crete Senesi. Divertitevi con i bambini a cercare le scritte nascoste fra gli alberi e provate a dare delle interpretazioni che stimolino la loro mente e la vostra, è un’occasione unica! Come dice il motto-simbolo del bosco: “Se non qui, dove?”.
Un'altra tappa dedicata all’arte si trova sul colle di Leonina, nei pressi di Asciano, dove troverete il celebre 'Site Transitoire' opera dello scultore francese Jean-Paul Philippe. Dal 1993 questa installazione nel mezzo della campagna è un richiamo per appassionati e non: una sedia come simbolo di accoglienza per il viandante e una finestra orientata verso il sole. È difficile spiegare l’emozione che si prova alla vista di queste sculture surreali e di come l’artista è riuscito a interpretare i paesaggi delle Crete Senesi e le sensazioni che provocano. Riguardo alla sua opera, Philippe ha spiegato il rapporto con la luce e lo spazio: “installando quelle pietre mi resi conto che disegnavano nella luce e nello spazio i limiti di una casa. Una dimora senza mura dalla soglia invisibile. A terra alcune lastre, una sedia per accogliere il passante, un banco, una finestra e per tetto la volta celeste. L'ombra di questo mobilio di pietra tracciava al suolo la sua passeggiata grazie alle apparizioni della Luna e del Sole. Nel solstizio d'estate è nell'appiombo della finestra che il disco solare sparisce, mentre brillano la prima stella e le luci di Siena.”
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