Montalcino

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La località di Montalcino deve la sua fama alla produzione del famoso vino ‘Brunello di Montalcino’, apprezzato e decantato anche all’estero. Questo vino rientra tra quelli che possiedono la cosiddetta denominazione di origine controllata e garantita (D.O.C.G) assieme ad altri vini toscani come, ad esempio, il Chianti Classico o il Nobile di Montepulciano.
Oltre a questo prodotto-emblema imprescindibile, durante la vostra visita scoprirete tuttavia anche molte altre qualità di Montalcino. Cosa vedere oltre alle cantine ed enoteche? Non siate precipitosi! Vi daremo delle idee per un turismo capace di coniugare l’aspetto storico-artistico con quello più godereccio!

Dopo una visita della città, un bicchiere di Rosso di Montalcino non ve lo nega nessuno. Oltre alle botteghe che vendono i prodotti locali e alle trattorie con vista panoramica, potrete scegliere di fare un tour dedicato alle migliori cantine di Montalcino. E ricordate: una volta varcata la soglia della cantina entrerete in un mondo affascinante fatto di spiegazioni, storie e degustazioni… cercate di non perdere il senso del tempo!

 

DOVE SI TROVA. Montalcino è una delle mete più indicate e facilmente rintracciabili fra quelle della Toscana. Questa cittadina è posta nel sud della regione, a quaranta chilometri dalla sua provincia di appartenenza (Siena) ed altrettanto vicina ad Arezzo. La sua posizione è particolarmente felice: immersa nel Parco Naturale della Val d’Orcia, è ben collegata, fra le località più vicine, a borghi come Pienza e Bagno Vignoni.
Può esserci una posizione migliore di questa? No, non c’è. Oltre a ritrovarsi in mezzo al paesaggio più incredibile e più amato di tutta la Toscana, Montalcino è una meta intermedia per chi vuole avvicinarsi alla costa e raggiungere posti incantevoli come Talamone e Punta Ala!

 

STORIA. Montalcino deve il suo nome alla sua prima denominazione latina di Mons Ilcinus (‘Monte dei Lecci’), che stava ad indicare la flora predominante nel suo territorio e di cui resta tutt’oggi la memoria nell’immagine arborea dello stemma cittadino. Si sostiene che la collina dove si trova Montalcino fosse già abitata in epoca etrusca, tuttavia le prime testimonianze che abbiamo risalgono a prima dell’anno Mille, periodo in cui l’imperatore Ludovico il Pio concesse il territorio del borgo all’abate di Sant’Antimo.

La storia di questa cittadina iniziò, ufficialmente, in epoca medievale e vide fin dagli albori una vivace attività economica legata alla lavorazione del cuoio, non essendo ancora nate le grandi cantine! Montalcino ha alternato momenti di pace con altri periodi tumultuosi, a causa delle continue lotte tra le potenze nemiche di Siena e Firenze.

Fino alla fine del Quattrocento, la città si trovò, come molte altre località della zona, nel mezzo di violente contese, tra cui la Battaglia di Montaperti del 1260, resa celebre dai versi danteschi. In seguito a questi eventi, Montalcino fu sottomessa al dominio dei senesi, che la scelsero come uno dei principali baluardi di difesa erigendo le mura e la grande Rocca.
L’interruzione della prosperità e dell’equilibrio di questi borghi a causa dei conflitti, fece sì che molte cittadine vivessero gravi crisi economiche e demografiche in Toscana. Montalcino era una di queste, seppure durante tutto il Medioevo diede prova di coraggio assieme ai suoi abitanti nel difendere la propria indipendenza e il proprio prestigio.
Vedrete che, osservando una mappa, Montalcino è attraversata dall’antica Via Francigena, la strada che mercanti e pellegrini percorrevano per dirigersi a nord verso la Francia o a sud verso Roma. Questa posizione strategica ha rappresentato un fattore decisivo per lo sviluppo successivo dell’economia della città.

Un altro evento sconvolse Montalcino e dintorni nel 1555, quando la caduta di Siena spinse molti nobili in disgrazia a rifugiarsi nel borgo e a dare vita alla Repubblica di Siena riparata in Montalcino. Tuttavia, dopo appena quattro anni, il Granducato di Toscana governato dalla famiglia dei Medici assorbì Montalcino, Siena e molti altri territori nella sfera del suo dominio fino al periodo risorgimentale e all’Unità d’Italia nel 1861.
Il Novecento è stato il secolo di ripresa e di crescita per questa cittadina, che si è interamente dedicata a far prosperare le sue ricchezze territoriali e a far conoscere il vino Brunello di Montalcino in tutto il mondo.

  

COSA VEDERE. A Montalcino ci sono moltissime cose da visitare e viste panoramiche mozzafiato che danno sulla Val d’Orcia. Mettete la vostra macchina fotografica in carica perché avrete diversi scatti da fare! 

Innanzitutto le Mura della città sono del Duecento, mentre la Fortezza, costruita per volere di Siena, risale al XIV secolo. All’interno di questa grande struttura pentagonale si trovano il Mastio di Santo Martini, la Torre di San Giovanni e una piccola cappella. Da questo punto della città potete dominare tutta la vallata e sentirvi un po’ potenti!

Vicino alla fortezza vedrete la Chiesa di Sant’Agostino, caratterizzata da una facciata spoglia tipica dell’età romanica. Al suo fianco, in quelli che erano i locali di un convento, si trova il Museo Civico e Diocesano di Arte Sacra di Montalcino. Da vedere, fra le opere presenti, sono due bellissime sculture in legno del Quattrocento e alcune in terracotta riconducibili allo stile dei Della Robbia. I quadri più importanti ospitati in questo museo sono due: la Madonna con Bambino di Simone Martini e i Santi Pietro e Paolo di Ambrogio Lorenzetti.
Per gli appassionati di archeologia ci sono anche alcune sale dedicate a reperti di età etrusca e latina!

Proseguite la vostra passeggiata lungo le curatissime strade del centro di Montalcino e arrivate in Piazza del Popolo per ammirare il trecentesco Palazzo dei Priori (o Palazzo Comunale), tempestato da stemmi araldici medievali e corredato da una torre altissima. Accanto a questo edificio noterete una struttura rinascimentale a sei archi nota come La Loggia.

Per quanto riguarda l’aspetto architettonico, vi suggeriamo di cercare anche il Teatro degli Astrusi e il Palazzo Vescovile; altri edifici religiosi che meritano sicuramente una visita sono le chiese di Sant’Egidio e di San Francesco. Il Teatro degli Astrusi fu costruito nel XVIII secolo e fu sottoposto agli ultimi restauri all’inizio degli anni Novanta. È una sala in grado di ospitare meno di duecento anime, ma la sua struttura interna lo rende un vero fiore all’occhiello della città. Con un po’ di fortuna assisterete a qualche evento o spettacolo proprio nei giorni in cui vi troverete a visitare Montalcino.

A proposito di eventi, vi ricordiamo che ogni anno la Fortezza ospita il famoso Jazz & Wine Festival durante il mese di luglio e, nel mese successivo, il Festival Internazionale di Montalcino con un ricco programma di spettacoli teatrali, proiezioni, performance di danza e fantastici concerti!
Eccovi informati su cosa fare a Montalcino nelle sere d’estate: bere un bicchiere in compagnia ascoltando musica jazz o godendovi le espressioni e le voci degli attori sulla scena.

Durante il giorno, invece, le viuzze del centro vi rilasseranno e vi faranno scoprire le piccole botteghe artigianali e i negozietti chic… mentre vostro marito controlla ossessivamente i prezzi di ogni enoteca per vedere se ci sono differenze, voi divertitevi a scegliere il caffè più elegante o il ristorante da prenotare per la vostra cenetta romantica!
L’atmosfera di queste stradine e degli scorci che danno sulle dolci colline toscane vi inebrieranno, dandovi un senso profondo di pace. Passeggiare per questi vicoli vi sembrerà un sogno… un sogno ambientato in una favola medievale, però! Quando arriverete ad un affaccio panoramico, Montalcino vi conquisterà definitivamente mandandovi in estasi con il suo scenario naturale e, a detta di molti, facilmente commovente.

 

IL VINO. Montalcino è la ricca cittadina che vedete principalmente grazie alla sua attività vinicola. Il Brunello di Montalcino, infatti, è considerato uno dei migliori vini italiani in assoluto. Ma… quando è nato questo incredibile prodotto? Alcune fonti ci dicono che il vino di Montalcino era già noto durante il Quattrocento, tuttavia la nascita effettiva del Brunello si deve alla figura di Ferruccio Biondi Santi nel 1888.

La storia dell’amato vino rosso di Montalcino è legata alla famiglia Biondi Santi, una vera dinastia nel regno della produzione vinicola! Il nonno di Ferruccio, Clemente Santi (nato nel 1795), era figlio di un illustre farmacista di Montalcino e proseguì la carriera del padre interessandosi in seguito ai problemi agricoli, fin quando decise di sperimentare nuovi metodi di vinificazione nella fattoria di famiglia ‘Il Greppo’e il successo dei suoi vini esplose nel 1850 con una serie di premiazioni italiane e straniere. Le soddisfazioni proseguirono quindi grazie alla figura del nipote Ferruccio, nato dal matrimonio della figlia Caterina Santi con Jacopo Biondi, medico fiorentino. Ferruccio Biondi Santi scelse di seguire le orme del nonno materno stabilendo, però, dei nuovi standard maggiormente rigorosi nella produzione dei vini. Il giovane Ferruccio si dedicò anima e corpo a far crescere l’azienda di famiglia, non senza incontrare difficoltà come la fillossera e altri terribili parassiti!
Da questa esperienza, Ferruccio si mise a selezionare i grappoli migliori (varietà di Sangiovese) e i più resistenti, lasciò il vino a contatto con le bucce nella fase di fermentazione per ottenere caratteristiche aromatiche e prolungò la sua fase di invecchiamento (minimo 5 anni) tenendolo in grandi botti di rovere.
La prima annata storica del Brunello di Montalcino fu il 1888 e da quel momento la tradizione, passando di generazione in generazione, non si è mai arrestata.

Quali sono le sue caratteristiche? Il Brunello è a base di Sangiovese grosso (detto appunto Brunello), si fa solo ed esclusivamente a Montalcino ed è il vino più strutturato e complesso di tutta la regione Toscana. Come gustare la sua complessità? Accompagnatelo con piatti elaborati! Il periodo di affinamento del vino è, ancora oggi, molto lungo (almeno di cinquanta mesi) e avviene in piccole botti di rovere francese!

La fase di invecchiamento è, decisamente, una delle caratteristiche distintive di questo vino, ad esempio, un altro ottimo prodotto come il Rosso di Montalcino, è pronto per essere bevuto già dopo un anno! Eppure si sa: ‘la gatta frettolosa fece i gattini ciechi!’ (per fare bene una cosa ci vuole il giusto tempo).  

Volete fare shopping? Una delle mete imperdibili per gli appassionati di vino è l’Enoteca La Fortezza! Montalcino, naturalmente, è costellata di altre botteghe più piccole e enoteche più o meno turistiche… cercate di fare qualche assaggio per scegliere la bottiglia più adatta a voi!
Avete visto un’etichetta con su scritto Moscadello di Montalcino? Si tratta di uno spumante dolce perfetto se avete un’occasione da festeggiare!

Se volete andare direttamente dai produttori, vi consigliamo una gita al Castello di Banfi appena fuori dal borgo, dove troverete anche un interessante Museo del Vino!

 

ABBAZIA DI SANT’ANTIMO. Montalcino si trova a pochi minuti di strada da un luogo meraviglioso che non potete farvi sfuggire per nessun motivo: l’Abbazia di Sant’Antimo. Seguendo le indicazioni arriverete nella frazione di Castelnovo l’Abate e, completamente circondata dal verde, vedrete in lontananza la magnifica abbazia.
Se volete aumentare la suggestione, parcheggiate un po’ prima e fate un piccolo pezzo a piedi per raggiungere il posto. Resterete incantati dal panorama intorno a voi e man mano che vi avvicinate vi sentirete pellegrini e viandanti in visita! L’Abbazia di Sant’Antimo risale al XII secolo ed è uno degli esempi più evocativi del romanico toscano. Dalla stradina di campagna si arriva a questo monastero incorniciato da ulivi secolari, grandi cipressi e colline verdeggianti.

La leggenda racconta che l’abbazia venne fondata da Carlo Magno nel 781. Il re si trovava in cammino verso Roma, quando il suo esercito fu colpito da una terribile pestilenza e furono costretti a fermarsi in questo luogo vicino a Montalcino. Si narra che una notte un angelo apparve a Carlo Magno per ordinargli di far bere un infuso fatto con una determinata erba per curare i suoi soldati. In tal modo, l’esercito fu salvo e presto in grado di rimettersi in cammino; il re decise, allora, di costruire la chiesa come simbolo di eterno ringraziamento.

Preparatevi a vivere una forte esperienza mistica quando entrate in questa umile e stupenda chiesa, quando vedrete apparire le colline dalle finestre dietro l’altare centrale, resterete a bocca aperta. Se arrivate durante la messa, godetevi i canti gregoriani dei monaci francesi e lasciatevi suggestionare dalle emozioni che vi arrivano. 
Per chi passa da Montalcino, Sant’Antimo è una tappa obbligata!

 

SCOPRIRE MONTALCINO E DINTORNI. Avete visitato questo splendido borgo e avete esplorato le sue enoteche, adesso è il momento di continuare il viaggio… potete sempre tornare! Decidete se spostarvi a Nord verso le Crete Senesi e scoprire un paesaggio diverso e insolito per arrivare a Siena oppure scendere verso il Monte Amiata per immergervi in un’atmosfera di montagna e di natura incontaminata.
Se non ve la sentite di lasciare le dolci colline, continuate a girare per la Val D’Orcia e visitate le altre splendide località che ne fanno parte… Noi di toscanainside.com non potremmo immaginare una vacanza migliore di quella che si prospetta andando a conoscere Montalcino!

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