Il Festival Pucciniano a Torre del Lago

Le note delle più belle arie pucciniane nella splendida cornice estiva di Torre del Lago Puccini

Torre del Lago Puccini è una località del Comune di Viareggio situata vicino al bellissimo lago di Massaciuccoli, nella Provincia di Lucca. Il suo nome, oltre ad indicare un’antica torre che si trovava nel XV secolo nei pressi del lago, richiama il famoso compositore che visse e compose in questo luogo per più di trent’anni: Giacomo Puccini.

Il Festival Pucciniano Torre del Lago che si svolge ogni anno durante i mesi di luglio e agosto è dedicato ai capolavori del grande maestro toscano. Il Puccini Opera Festival esiste dagli anni Trenta e, nel corso del tempo, è diventato un evento di grande prestigio e richiamo internazionale. Nell’allestimento di questa straordinaria stagione lirica estiva, la Fondazione del Festival Puccini si impegna a rileggere con nuove chiavi di lettura le opere più celebri del compositore lucchese, coniugando la tradizione del suo ampio repertorio alle innovazioni e alle idee di alcuni registi contemporanei. Se deciderete di assistere agli spettacoli del Festival di Puccini a Torre del Lago, il programma vi lascerà l’imbarazzo della scelta: potrete scoprire i lavori meno conosciuti del maestro o ritrovare le famose note delle sue arie più belle!

Festival Pucciniano a Torre del Lago

GIACOMO PUCCINI Torre del Lago è stata per ben trent’anni, a partire dal 1891, la dimora di Giacomo Puccini e il luogo in cui il maestro ha dato vita alle sue opere immortali. Questo tranquillo borgo ha permesso al compositore di trovare l’ispirazione ed uno spazio adatto per creare la sua grande musica. Alla fine dell’Ottocento il nome della località era semplicemente Torre del Lago… Il piccolo agglomerato rurale era, ed è tutt’ora, arricchito dalla presenza affascinante dell’acqua: da una parte il placido specchio del lago di Massaciuccoli e dall’altra le ampie spiagge lambite dalle onde della Versilia. Cosa può esserci di meglio per trovare una propria dimensione creativa? Alcuni artisti cercano la pace, altri necessitano degli stimoli del cuore pulsante di una metropoli; Giacomo Puccini faceva parte della prima categoria. Il maestro, oltre alla musica, aveva anche un’altra grande passione: la caccia. Ve lo immaginate? Puccini che, fra uno spartito e l’altro, imbraccia il fucile contro fagiani e beccaccini toscani? Dopotutto, anche gli intellettuali hanno bisogno di sfogarsi! Prima di concentrarci sull’eredità di questo grande artista e sul Festival Pucciniano di Torre del Lago, occorre ricordare un po’ la vita e le opere principali di questa straordinaria figura italiana nonché toscana.

Giacomo Puccini nacque a Lucca nel 1858, in un contesto familiare dove la musica era di primario interesse. Il padre, Michele Puccini, era un importante professore di composizione e lavorava all’Istituto Musicale Pacini; anche nelle generazioni precedenti, i Puccini avevano rivestito un prestigioso ruolo nell’ambito accademico musicale della città come maestri di cappella del Duomo di Lucca. La morte prematura del padre mise la famiglia Puccini in difficoltà economiche. Giacomo, tuttavia, riuscì a proseguire la propria formazione musicale e a far uscire il suo talento, anche a dispetto di alcuni scoraggiamenti da parte dello zio materno che lo considerava una sorta di fannullone. Una volta arrivato a frequentare l’Istituto Musicale Pacini di Lucca, il genio di Giacomo Puccini cominciò a manifestarsi e a quattordici anni il giovane musicista iniziò a suonare come organista nelle chiese cittadine. Oltre ad aiutare la propria famiglia con i guadagni derivati dall’incarico, Puccini maturò la propria inclinazione alla composizione dando vita alle sue prime opere: la cantata I figli d’Italia bella e il Mottetto per San Paolino, entrambi del 1877.

Gli anni successivi sono caratterizzati dai grandi successi che sia voi che il resto del pubblico del Festival Puccini aspettano ogni anno per rivivere grandi emozioni.

Dopo aver ottenuto il diploma presso l’Istituto di Lucca, Puccini proseguì la sua educazione presso il Conservatorio di Milano grazie al sostegno della Regina Margherita, che gli offrì una borsa di studio mensile… Una sorta di Erasmus in ambito italiano! Milano, in effetti, come le città verso cui oggi molti studenti emigrano, all’epoca era uno dei centri culturali e musicali più importanti d’Europa e fra i più prestigiosi per il teatro d’opera, insomma il luogo imprescindibile per chi voleva farsi un nome in questo campo! Gli amici e gli insegnanti avuti da Giacomo Puccini in questo periodo sono, a loro volta, nomi di grande valore per la storia della musica classica. Le prime composizioni realizzate dopo aver conseguito il diploma in composizione al Conservatorio di Milano, Le Villi (1884) e Edgar (1889) furono un buon risultato nel primo caso e uno sforzo senza frutto nel secondo… Ma il destino aveva in serbo molto di più per il giovane compositore toscano!

Dal 1884 la vita privata di Puccini è legata alla futura moglie Elvira Bonturi, con cui iniziò a condividere la propria quotidianità nella città di Monza e dalla quale ebbe un figlio, Antonio detto Tonio. A Monza, però, il maestro non poteva godere di una dimensione sufficientemente affascinante e tranquilla: dalla periferia milanese, Giacomo e la sua famiglia si spostarono in Toscana, prima a Chiatri e poi, finalmente, a Torre del Lago. Puccini al tempo aveva già riscosso successo e denaro sufficienti per acquistare una villa e crearsi un ambiente che si confacesse ai suoi bisogni artistici e umani. Torre del Lago diventa quindi il suo rifugio, lontano dai rumores della città, la cosiddetta torre d’avorio perfetta per un artista come lui, dedito ad immaginare e lavorare con le proprie visioni emotive e i propri suoni. A dimostrare questo grande connubio tra ambiente e musica, tra pace e lavoro creativo ci sono le opere più celebri del maestro che, ad eccezione della Turandot, sono state composte proprio nella villa di Torre del Lago: Puccini aveva finalmente intuito la formula vincente per regalare al mondo la sua grande e immortale musica!

OPERE Il programma del Festival Puccini di Torre del Lago offre molte serate per conoscere le numerose e differenti opere del maestro lucchese; non fatevi intimidire se non avete mai sentito alcune di quelle presenti nel cartellone… Noi di toscanainside.com siamo qui per aiutarvi nella scelta! Dopo gli esordi e le prime fatiche, arrivò per Puccini il primo successo: nel 1893 rappresentò a Torino la sua terza opera: Manon Lescaut. Il libretto dell’opera fu scritto da Giuseppe Giacosa e Luigi Illica, autori che permisero alla musica pucciniana di emergere e di raggiungere presto un successo incredibile. La collaborazione con i due librettisti continuò anche con i tre successivi capolavori di Puccini: Bohème, Tosca e Madama Butterfly. Immaginate i due scrittori che propongono scenari e parole a Puccini e quest’ultimo che corregge, aggiusta, approva o disprezza… Un lavoro molto delicato! Dopo grandi fatiche e notti insonni, la prima della Madama Butterfly si tenne al Teatro della Scala agli inizi del secolo (1904): la reazione del pubblico non fu quella sperata e l’opera venne accolta senza alcun entusiasmo… L’apprezzamento dovuto e meritato arrivò solo durante la seconda rappresentazione! Come Puccini, molti altri grandi artisti hanno inizialmente fatto fatica a farsi amare, spesso sono stati addirittura ostacolati durante la loro carriera e riconosciuti come ‘grandi’ soltanto dopo la loro dipartita… Il Festival Pucciniano non è che la risultante ‘felice’ della vita di questo grande genio italiano del Novecento; eppure c’è molto di più dietro alle sue opere... Lo sapevate? Noi vi informiamo, voi vedete se qualcosa vi è sfuggito!

Come dicevamo, Puccini giunse all’apice della sua fama e del riconoscimento durante i primi anni del XX secolo; la fase successiva della sua vita fu caratterizzata da una crisi, fatta di eventi drammatici che coinvolsero la vita privata investendo anche il lavoro artistico del musicista: nel 1903 Giacomo Puccini si ferì gravemente in un incidente autostradale; nel 1906 morì il suo fedele librettista Giacosa; nel 1909 la domestica Doria Manfredi si suicidò e, per finire, nel 1912 l’editore, e suo caro amico, Giulio Ricordi scomparve. Nonostante alcune produzioni quali La fanciulla del West (1910) e La rondine (1917), questo periodo fu caratterizzato da molti progetti abbandonati e da un generale senso di incompiutezza e blocco artistico nei confronti del proprio lavoro.

Durante il Festival Pucciniano troverete più facilmente le opere del Trittico del 1918, scritte dopo questo periodo buio (Il tabarro, Suor Angelica, Gianni Schicchi) e, soprattutto, la magnifica e incompiuta Turandot. Quest’ultima famosissima opera non fu composta a Torre del lago: Puccini si era trasferito nella zona di Orbetello, nella Maremma toscana, e poi a Viareggio. La morte del compositore, nel 1924, avvenne a Bruxelles a causa di un intervento chirurgico alla gola che gli provocò un infarto fatale.

IL FESTIVAL Puccini e la sua musica continuano, anno dopo anno, ad incantare gli innumerevoli spettatori che assistono al festival di Torre del Lago a lui dedicato. Questo appuntamento, presente dal 1930, si svolge nei mesi estivi all’aperto, in uno spazio chiamato Teatro dei Quattromila (3400 posti) e collocato lungo il meraviglioso lago di Massaciuccoli, vicino a villa Puccini. Il Festival è un evento di grande prestigio, conosciuto ben oltre i confini della Toscana, ed è adatto a chi si trova a soggiornare fra le spiagge della Versilia e desidera passare una serata fuori dal comune. La magia del luogo e la grande affluenza degli appassionati di Puccini restituiscono ad ogni edizione un grande e meritato successo di pubblico. Provate a immaginare la meraviglia di trovarvi ad ascoltare dal vivo le arie più famose e le melodie ormai familiari proprio nei luoghi dove sono nate e da cui sono state ispirate!

ATTORNO AL FESTIVAL Puccini a Torre del Lago si era costruito una splendida villa, oggi aperta al pubblico. Al suo interno scoprire ricordi ed oggetti interessanti della vita e del lavoro del grande maestro (tra cui il pianoforte). Visitare il Museo è l’occasione perfetta per entrare in rapporto con i luoghi amati da Puccini e per trovare notizie sull’artista.

Ogni anno, durante il cosiddetto Mese Pucciniano, viene assegnato il Premio Puccini, dedicato alle interpreti femminili. Questo importante riconoscimento, che esiste dagli anni Settanta, consiste in una statuetta dorata (quasi come un Oscar!) che ricorda le fattezze di Puccini con cappello largo inclinato, cappotto e sigaretta stretta tra le labbra.

Cosa aspettate a prenotare i biglietti per il Festival di Puccini? Fate un regalo a vostra moglie o a vostra figlia! Passerete una serata indimenticabile, seduti fra spettatori appassionati di opera lirica e altri ospiti ‘di ventura’… Il cielo stellato sopra le vostre teste e l’incanto della musica di Giacomo Puccini tutto intorno a voi. Fatevi rapire dalle ambientazioni fantastiche della favola di Turandot o dai kimono colorati degli scenari orientali di Nagasaki in Madama Butterfly! Seguite Rodolfo e Mimì nella Parigi bohemienne dell’Ottocento, lasciatevi commuovere dalle vicende di Floria Tosca e riascoltate i meravigliosi versi in musica delle arie Vissi d’arte, vissi d’amore e E lucevan le stelle…

Durante le prossime vacanze estive fate un salto a Torre del Lago Puccini, il festival vi aspetta! E con l’occasione potrete scoprire le molte passioni di questo grande genio della musica che amava la caccia e… le automobili!

 

 

 

A cura della redazione di Insidecom