Maggio Musicale Fiorentino
Storia e curiosità di questo famoso festival culturale di Firenze
Il Maggio Musicale Fiorentino è un festival organizzato dalla città di Firenze, in cui si alternano spettacoli di musica classica, opere liriche, balletti e rappresentazioni teatrali. Ogni anno il Maggio fiorentino richiama appassionati di musica e danza con un programma ricco di nomi prestigiosi e con appuntamenti imperdibili. Il periodo in cui si svolge la rassegna in genere ha inizio alla fine di aprile e si conclude intorno alla prima settimana di luglio. Avete, perciò, molti momenti per approfittare di questo festival… sia che la vostra vacanza toscana avvenga in primavera o in estate!
Gli eventi si svolgono oggi all’Opera di Firenze nuova dimora e moderno teatro del Maggio Fiorentino. Questa sala inaugurata nel 2011 ha un splendida acustica e si trova in prossimità del Parco delle Cascine e della Stazione Leopolda. Il festival dissemina i numerosi eventi anche in altri luoghi della città: Teatro della Pergola, Teatro Goldoni, musei, sale di conservatorio e altri spazi del centro storico.
Dopo avervi dato qualche informazione sui luoghi possibili, entriamo nel vivo della storia del festival e della famosa Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino…Scoprite con noi di toscanainside.com la sua storia e le sue punte di diamante!

Come nasce questo famoso festival, quali sono le sue origini? Il Maggio Musicale Fiorentino venne fondato nel 1933 per volere di Luigi Ridolfi Vay da Verrazzano e dal maestro e compositore Vittorio Gui. Luigi Ridolfi Vay nato nel 1895, era un marchese di nobili discendenze fiorentine che viene ricordato dalla città di Firenze come eroe di guerra, come futurista e soprattutto come mecenate per lo sport e la musica. Ridolfi Vay aderì al fascismo ed ebbe una notevole carriera come dirigente e politico: oltre ad essere l’ideatore del Maggio Fiorentino fu presidente della Federazione italiana di Atletica Leggera e di quella calcistica, deputato alla Camera e grazie alla sua attività costruì lo stadio comunale di Firenze.
Nel 1933, anno della fondazione del Maggio Musicale Fiorentino, ci troviamo nel pieno dell’età fascista italiana: con l’aumento dell’adesione al partito da parte di molti politici e imprenditori come Ridolfi Vay, si adottarono strategie di rinnovamento delle città e si costituirono nuovi enti. La seconda guerra mondiale non era ancora alle porte e il governo si adoperava per attuare riforme culturali e sociali volte alla propaganda della dittatura mussoliniana per il consenso. Per questo motivo, la fondazione del Maggio Musicale Fiorentino vide l’apporto anche di Alessandro Pavolini, gerarca fascista e Ministro della cultura popolare nel 1939, che sarà il successore di Ridolfi.
Il 22 aprile del 1933 il Teatro Comunale di Firenze presenta il Rigoletto di Verdi sotto la direzione del maestro Gui, proseguendo con opere come Lucrezia Borgia di Donizetti, Falstaff di Verdi, La Cenerentola di Rossini e I Puritani di Bellini. Ne conoscete qualcuna? Vi dicono qualcosa i versi “ la donna è mobile/ qual piuma al vento,/ muta d’accento e di pensiero”?Sono le parole del Duca di Mantova cantate nel Rigoletto!
Già nei primi anni il Maggio Musicale Fiorentino si spostava in luoghi diversi, ad esempio l’opera di Mendelssohn tratta dalla commedia shakespeariana Sogno di una Notte di mezza estate si svolse all’aperto, nel magico Giardino di Boboli, sotto la guida del famoso regista austriaco Max Reinhardt. Un’altra location diversa fu il chiostro della Basilica di Santa Croce, scelta per ‘la Rappresentazione di Santa Uliva’ di Ildebrando Pizzetti, con la regia di Copeau.
La direzione dell’orchestra del Maggio Musicale Fiorentino è stata affidata a Gui fino al 1936, in seguito il ruolo è stato ricoperto da Bruno Bertoletti fino al dopoguerra. Dal 1969 fino al 1981 il direttore è stato Riccardo Muti, sostituito successivamente dal maestro indiano Zubin Mehta, tutt’oggi in carica e onorario a vita. Intervistato riguardo alla sua linea artistica del Maggio Fiorentino, Mehta ha spiegato: “non facciamo mai mancare almeno un titolo barocco all’anno e le opere del repertorio belcantistico. Anche Puccini è sempre molto presente. Poi presentiamo opere nuove e contemporanee che sono una tradizione del Festival del Maggio e così abbiamo un bel misto. Però dobbiamo avere un budget che ci consenta di sognare così!”
PERCHÉ MAGGIO? Il festival indica nel suo nome ‘Maggio Fiorentino’ un preciso mese dell’anno anche se il periodo della rassegna abbraccia il mese di aprile e quelli estivi di giugno e luglio. Come mai, vi chiederete voi, dare tanta importanza a maggio? Cosa succede a maggio? Dunque, partiamo dal luogo in cui nasce il festival, e cioè Firenze. Questa città ha sempre festeggiato la rinascita e l’ebbrezza della primavera con un momento ricco di eventi musicali e teatrali, oltre che con la presenza di balli e danze popolari. L’antica tradizione del Calendimaggio, detta anche Cantar maggio, era una festa popolare che si svolgeva durante i primi del mese di maggio, le calende appunto. L’arrivo della bella stagione veniva celebrato con il rito della fioritura il primo di maggio: il popolo di Firenze portava in processione i ‘maggi’, ossia i rami degli alberi carichi di fiori che, in seguito, venivano usati dai giovani per corteggiare le loro fidanzate. Durante la sera, infatti, i ramoscelli venivano appesi dai giovani alle porte di casa delle ragazze e si attendeva di vedere se il dono veniva portato dentro come simbolo di apprezzamento o lasciato sul davanzale. Boccaccio, nella ‘Vita di Dante’, racconta che il primo incontro tra il poeta e la sua amata Beatrice avvenne proprio nel Calendimaggio del 1274! I giorni successivi del ‘maggio fiorentino’ continuavano con le famose maggiolate, feste in cui si cantava, si suonava e si ballava! Non sembra anche a voi che il Maggio Musicale Fiorentino abbia le stesse caratteristiche? Il canto è affidato al coro, i suoni all’orchestra e la danza completa il quadro! In fondo, non c’è modo migliore per celebrare un momento dell’anno così speciale se non attraverso la musica. Non vi tirate indietro: godetevi anche voi l’arrivo della primavera ascoltando un’opera lirica o ammirando i passi di danza di ballerini di grande livello, resterete pienamente soddisfatti!
Volete sapere qualche altra curiosità sulla tradizione di Firenze e la sua storia? Il Maggio Musicale Fiorentino è un appuntamento che porta con sé le radici di una città ricca di fascino.
Dunque, durante le feste in onore del mese di maggio, le fanciulle usavano adornarsi la testa con ghirlande di rose e ginestre e danzare per la città seguite dai musicisti. I balli popolari dell’epoca erano detti ‘a rigoletto’, cioè a girotondo, e venivano accompagnati da ballate e poesiole oltre che, naturalmente, dalla musica. Pensate che durante queste feste i commercianti interrompevano le attività e i cittadini si prendevano una pausa per vivere a pieno gli eventi. Sospesi i lavori degli artigiani e i traffici dei mercanti, le strade di Firenze si affollavano con cortei musicali e i palazzi cambiavano aspetto grazie a bandiere e decorazioni fiorite. Oltre agli edifici, veniva addobbato con fiori e alloro un altare di fronte alla Chiesa di Orsanmichele assieme alla creazione della ‘fiorita’, un tappeto fatto di foglie e boccioli primaverili.
I versi del poeta rinascimentale Poliziano riassumono l’atmosfera e l’anima di queste feste: “Ben venga maggio/E ‘I gonfalon selvaggio!/ Ben venga primavera/ che vuoi l’uom s’innamori:/ E voi, donzelle, a schiera/ con li vostri amadori,/ che di rose e di fiori,/ vi fate belle in maggio,/ Venite alla frescura/ delli verdi arbuscelli”.
Gli spettacoli del Teatro del Maggio Fiorentino restituiscono ancora oggi questa dimensione evocativa in onore della primavera e della sua fioritura ‘artistica’. A proposito di fiori, conoscete la Fiorita di Firenze? Tutti gli anni, il 23 di maggio, ha luogo una cerimonia in memoria del frate predicatore Savonarola. Dopo la messa nella Cappella dei Priori di Palazzo Vecchio, i cittadini assieme ai frati domenicani raggiungono la Piazza della Signoria per spargere petali di rose sulla lapide che testimonia il luogo dell’impiccagione e del martirio di Fra’ Savonarola nel 1498 e dei suoi due confratelli Fra’ Domenico Buonvicini e Fra’ Silvestro Maruffi. Se passate di qui, abbassate lo sguardo e cercate questo monumento particolare…
ORCHESTRA Il Maggio Fiorentino diede vita, nell’anno della sua fondazione (1933), all’Orchestra del Maggio Fiorentino. Prima di questo momento esisteva dal 1928 la Stabile Orchestra di Firenze diretta dal maestro Vittorio Gui, che poi rimase come guida nei primi anni del festival fino all’arrivo di Bartoletti. L’Orchestra ha avuto, fin dagli esordi, un apprezzamento da parte del pubblico non solo italiano e si è impegnata attraverso repertori variegati di opere liriche e superando momenti storici spesso molto critici. Negli anni Sessanta l’arrivo del direttore Riccardo Muti e poi, dagli anni Ottanta, del maestro Zubin Mehta hanno aumentato enormemente il prestigio e la fama dell’Orchestra e del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino. Oltre alle tournées e alla partecipazione alle maggiori stagioni sinfoniche, l’Orchestra ha lavorato per le produzioni di dischi, incisioni radiofoniche e televisive fin dagli anni Cinquanta; fra i vari riconoscimenti, si è guadagnata un Grammy Award nel 1990.
IL CORO Ancora qualche notizia sui protagonisti del festival con il Coro! Nato anch’esso con la fondazione del Maggio Musicale Fiorentino, il collettivo vocale è stato all’inizio guidato dal maestro Andrea Morosini, diventando presto una punta di diamante dei cori italiani in ambito lirico e sinfonico. Nel corso degli anni l’esperienza e l’impegno di questo complesso ha fatto sì che raggiungesse successo e fama anche nel campo della musica da camera e di quella contemporanea. Certamente, la presenza di maestri come Claudio Abbado, Riccardo Muti e Zubin Mehta ha contribuito a dare vita a un circolo virtuoso per questa realtà vocale fiorentina, tanto da farne spesso un organo a parte con partecipazioni ad altre stagioni musicali internazionali.
Il coro del maggio Musicale Fiorentino, oggi, è diretto dal compositore pratese Lorenzo Fratini.
DANZA Una parte altrettanto importante del festival è dedicata alla danza. Il Maggio fiorentino è stato infatti fondamentale, fin dalla fondazione, nel suo ruolo di promozione e diffusione della danza in Italia. La compagnia ‘Maggio Danza’ si è formata successivamente nel 1967 grazie al volere di Aurel Miholy Milloss, noto danzatore e coreografo ungherese, che portò all’attenzione internazionale lo spettacolo ‘Ritratto di Don Chisciotte’, su musica di Goffredo Petrassi che riscosse grandissimo successo nel Teatro del Maggio Fiorentino. Milloss riteneva che la danza dovesse trovare uno spazio comune con le altre forme artistiche così, nella sua linea direttiva a Firenze, si ingegnò per creare spettacoli interattivi e in collaborazione con i pittori più famosi del Novecento. In particolare, si avvalse della consulenza artistica dei pittori Renato Guttuso e Toti Scialoja per le scenografie e i costumi dei suoi spettacoli. Il capolavoro di Milloss fra le opere del Maggio Musicale Fiorentino è stato senza dubbio ‘Il Mandarino Meraviglioso’ di Bartók che debuttò a Firenze nel 1964.
Negli anni Settanta e Ottanta, periodo in cui il corpo di ballo prese il nome di Maggio Danza e si strutturò ufficialmente come compagnia, diventò direttore Evgheny Polyakov, che diede una spinta innovatrice all’assetto del repertorio. Assieme a opere classiche e intramontabili come lo Schiaccianoci (1983) il festival si arricchì grazie anche all’introduzione di coreografie contemporanee, sotto la guida di personaggi come Merce Cunnigham e Stephen Petronio. Durante gli anni Ottanta il Teatro del Maggio Fiorentino ha ospitato i ballerini e le ballerine più celebri al mondo, fra cui Rudolf Nureyev e le splendide étoiles italiane come Carla Fracci e Alessandra Ferri.
Gli anni Novanta del Maggio Danza furono guidati dalla direzione di Karole Armitage, coreografa statunitense e famosa per le sue scelte spesso giudicate trasgressive da parte di un pubblico legato alle tradizioni delle forme classiche… Quando si cerca di innovare, non è sempre facile accontentare tutti! Sono rimasti famosi gli allestimenti dell’ Apollo e Dafne di James Ivory e del Pinocchio, che ebbe un costumista d’eccezione come Jean-Paul Gautier. Dopo successive direzioni con incarichi brevi o triennali, la compagnia giunge, con l’ultimo direttore Francesco Ventriglia, a confrontarsi con autori contemporanei come Preljocaj e Foniadakis e arriva a creare spettacoli sempre più originali e apprezzati dal pubblico internazionale. Cercate nel programma del Maggio Musicale Fiorentino l’opera che più rispecchia i vostri gusti!
Il Maggio Fiorentino oggi si presenta come un vero e proprio ente (Opera di Firenze) e ha all’attivo l’Accademia di formazione per i giovani. La scuola prevede corsi non soltanto nel campo artistico musicale, ma include anche la preparazione tecnica per figure professionali ed essenziali come tecnici, attrezzisti, sarti e truccatori!
Durante il festival del Maggio Fiorentino, inoltre, vi suggeriamo di prestare attenzione a quegli eventi che avvengono ‘intorno al festival’: concerti nei musei, proiezioni (Maggio Cinema), conferenze e dialogo con il pubblico e guide all’ascolto: scoprirete moltissime curiosità sulle opere e sulla musica!
La stagione lirica del Maggio Fiorentino offre occasioni di prestigio per la città di Firenze e per chi è in visita rappresenta un’ulteriore possibilità di godere della sua tradizione e dei suoi talenti. Non dimenticatevi, infatti, che l’opera è nata in questa città: alla fine del Cinquecento un gruppo di poeti e musicisti chiamato ‘Camerata Bardi’ o Camerata fiorentina, guidato dal mecenate Giovanni Bardi, diede vita ad una nuova forma di spettacolo. Riprendendo il ‘recitar cantando’ di epoca medievale, la Camerata teorizzò una nuova idea di intrattenimento in cui gli attori, invece di recitare, si esprimessero, attraverso testi di ispirazione classica, cantando.
Siete pronti a farvi emozionare dalle note di Mozart e di Beethoven o preferite seguire le vicende di Violetta nella Parigi dell’Ottocento (la Traviata di Verdi)?
Non esitate e procuratevi per tempo i biglietti del Maggio fiorentino!