Fabbrica Europa
Nella suggestiva Stazione Leopolda, il Festival Internazionale di danza, teatro e arti performative
Probabilmente non tutti di voi conoscono il Festival Internazionale di Teatro e Arti contemporanee chiamato Fabbrica Europa.
Firenze è la città turistica della Toscana per eccellenza che, oltre ad offrirvi le sue bellezze e i suoi musei incredibili come la Galleria degli Uffizi, ospita un evento imperdibile in cui varie discipline artistiche come la danza e la musica si fondono con performance d’avanguardia nel campo delle arti visive e performative del teatro.
Fabbrica Europa si svolge in primavera e si trova nella zona vicina al Parco delle Cascine e alla stazione ferroviaria di Porta al Prato, all’interno dei suggestivi locali della Stazione Leopolda.
Una manifestazione culturale molto importante quella di Fabbrica Europa, che offre un molteplice sguardo sulla sperimentazione e sulle innovazioni in campo artistico, nonché la possibilità di prendervi parte attraverso workshop, incontri, conferenze con gli artisti e varie tipologie di eventi.

Fabbrica Europa è un modo per conoscere città di Firenze entrando in contatto con la realtà culturale e teatrale del territorio e per scoprire qualcosa di diverso durante il vostro viaggio. Non vi tirate indietro pensando che sia un evento elitario o creato solo per gli addetti ai lavori… l’arte, in ogni sua forma, ha bisogno di pubblico e in fondo, il pubblico ha bisogno di nuovi stimoli per avere letture diverse del mondo in cui vive.
Noi vi consigliamo di approfittare di questo appuntamento primaverile per trovare nuovi punti di vista e nuove idee... non si sa mai cosa potreste scoprire!
Se invece siete appassionati di teatro o addirittura siete dei performer, non avete giustificazioni e siamo certi che non resterete delusi! Scoprite assieme a noi quali sono state le tappe principali del festival e quali sono le sue potenzialità come luogo d’incontro multiculturale… nel mese di maggio, tra gli eventi di questa splendida città, non c’è soltanto il maggio Fiorentino!
STORIA. Fabbrica Europa nasce nel 1994 per volere di Maurizia Settembri e Andres Morte Terés, allo scopo di costituire, all’interno della città di Firenze, una realtà alternativa dove si potesse trovare lo specchio culturale e artistico di tutta l’Europa. Per più di vent’anni si è cercato di dar vita ad uno spazio aperto dove potessero mescolarsi linguaggi diversi ed innovativi e in cui le voci di artisti differenti trovassero un punto di incontro.
Per molti, Fabbrica Europa ha rappresentato una vetrina, come si usa dire in campo artistico, per altri un laboratorio dove tentare nuove strade e cercare linguaggi d’avanguardia. Alcuni ospiti famosi si sono presentati proponendo già un lavoro personale pronto per il palcoscenico, mentre gruppi indipendenti e meno conosciuti si sono affacciati in questo luogo come in una sala prove dove sperimentare in libertà le proprie idee. Un dato da non sottovalutare di questa operazione culturale, è stato il recupero urbano di una zona della città di minor attrazione e di un ambiente, quello della Stazione Leopolda, lasciato a lungo in disuso.
Il senso profondo di questo nuovo spazio è indicato dai due termini che danno nome al festival. La fabbrica è ambiente di lavoro e al contempo di socialità e di scambio, l’Europa è il grande bacino con cui ci dobbiamo confrontare in un mondo sempre più ampio e multiculturale.
Visitare e prendere parte a questo evento significa incontrarsi e scontrarsi con idee e caratteri eterogenei e proprio per questo, se siete in compagnia di giovani o di bambini, è un ottimo esempio per mostrare le possibilità di dialogo e di scoperta tra denominatori comuni e tradizioni disparate.
Fabbrica Europa, nel corso delle sue numerose edizioni, ha dato vita a progetti di formazione, di sostegno per gli artisti e a produzioni di spettacoli di livello internazionale. L’azione comunicativa rende questo festival uno dei più impegnati nella costruzione di una rete sociale di scambio e di confronto molto attiva. L’aspetto prettamente europeo di questo festival è visibile anche nell’attenzione e negli investimenti che sono giunti dall’Unione Europea per finanziare i progetti più importanti a livello mondiale.
Se siete interessati a prendere parte sotto il profilo artistico e formativo, sappiate che ogni edizione offre workshop e possibilità di interessanti collaborazioni!
PROGETTI E SPETTACOLI. Fabbrica Europa ha promosso e realizzato interessanti progetti artistici e culturali che vale la pena di ricordare. Il 1994 ha visto la presenza de ‘Il disordine delle arti’, disegno creato grazie al programma Caleidoscopio volto alla realizzazione di progetti di prospettiva europea. Il disordine era la linea guida che spingeva verso l’intreccio e la mescolanza delle diverse discipline e realtà per arrivare a metter in scena uno spettacolo aperto a nuove possibilità espressive.
Successivamente, il progetto ‘Art-ventures’ (1998), sempre legato a Caleidoscopio, si concentrava sulle interpolazioni e sulle nuove formazioni ibride delle arti, a loro volta inserite nell’era digitale che stava crescendo a gran velocità.
Un altro interessante progetto finanziato dall’Unione Europea e dal programma Cultura 2000, è stato ‘Il Mito d’Europa’ in cui ci si concentrava sul tema della tradizione ed il rapporto con il mondo contemporaneo; in questo caso la performance ha visto il suo debutto a Fabbrica Europa nel 2002 per poi spostarsi ad Atene e Cardiff dove si sono sviluppate modifiche e nuove questioni artistiche.
Nel 2003 è nata la Fondazione Fabbrica Europa per le Arti Contemporanee in collaborazione con la Fondazione Pontedera Teatro e l’Associazione Music Pool oltre al sostegno della Regione Toscana e della città di Firenze. Obiettivi della Fondazione sono quelli della promozione della creatività e del dialogo internazionale e interdisciplinare nelle arti, oltre alla volontà di far conoscere e apprezzare gli artisti contemporanei lottando contro un pregiudizio di élite e contro le accuse di ‘incomprensibilità’ e ‘inutilità’ di questo tipo di intrattenimento culturale.
Quante volte avete pensato ‘non capisco’, ‘è roba difficile’ oppure ‘l’avrei saputo fare anche io’? Quanto è difficile entrare in rapporto diretto con questa ‘roba’ ! Bhe, iniziate a fare visita ad un evento di Fabbrica Europa e cambierete presto opinione!
Infine, nel 2006, l’Unione Europa ha identificato Fabbrica Europa come organismo culturale di interesse europeo con obiettivi di grande valore internazionale sviluppati attraverso progetti ed eventi di notevole impatto sulla città di Firenze e non solo.
Gli ultimi anni della storia progettuale di Fabbrica Europa hanno mantenuto il livello di riconoscimento internazionale e di apprezzamento da parte di un pubblico sempre nuovo e coinvolto in questa grande ondata artistica pronta a portare gli spettatori oltre i confini della propria nazione e della propria identità culturale.
STAZIONE LEOPOLDA. Fabbrica Europa si svolge in un luogo con un’interessante storia alle spalle. Nel 1841, per volere del Granduca Leopoldo II, si cominciò a costruire una ferrovia che collegasse la città di Firenze a quella di Livorno e dintorni. La stazione capolinea fu progettata dall’architetto Enrico Presenti, che scelse di utilizzare un’area fuori dalle mura e vicina a Porta al Prato.
Era un periodo di grande innovazione urbana: in quello stesso anno, infatti, venne edificata anche la stazione centrale (la stazione principale e rimasta fino ad oggi) vicina a Santa Maria Novella, che fu dedicata alla moglie del Granduca, Maria Antonia di Borbone.
La Stazione Leopolda venne ideata come una grande stazione e decorata in gran stile neoclassico, tuttavia l’importanza della stazione centrale comportò l’inesorabile declino dell’utilizzo di questa fermata e di questo luogo che si trovava fuori dalle mura cittadine e che venne così chiusa nel 1860, appena vent’anni dopo la sua costruzione.
Ci si iniziò a chiedere quale altro uso farne: nel primo anno, il 1861, l’edificio venne riutilizzato per ospitare la prima Esposizione nazionale che venne inaugurata con la presenza del re Vittorio Emanuele II e che vide una grandissima presenza di espositori e di visitatori. Tra gli artisti presenti, i Macchiaioli fecero il loro primo debutto ufficiale proprio in questa occasione.
Negli anni successivi in cui Firenze fu capitale d’Italia, dal 1865 al 1871, si stabilì la Direzione generale della dogana e la Stazione venne ristrutturata ed ampliata per ottimizzare tutti gli spazi, sia in larghezza che in altezza. Insieme agli uffici, si trovava anche una piccola officina per la manutenzione ferroviaria che diventò più grande dai primi anni del Novecento.
Con la prima guerra mondiale, i locali della Leopolda si trasformarono in officine adibite alla produzione di proiettili, mentre durante la seconda guerra mondiale si ritornò ad utilizzare lo spazio per riparazioni ferroviarie.
Molti movimenti della Resistenza cercarono spesso di sabotare e trafugare materie prime per contrastare l’occupazione nazista, almeno fino alla data del 2 maggio del ’44, in cui il bombardamento subìto fece chiudere definitivamente le officine della Leopolda.
Soltanto negli anni Novanta si comincerà a ripensare a questo grande spazio come luogo riutilizzabile a scopi creativi: fra i precursori di idee artistiche alla stregua di Fabbrica Europa, va ricordato Mario Mariotti che lanciò l’iniziativa del ‘Muro d’Artista’ in questi locali da tempo abbandonati.
‘Ma io, perché venirvi’? Questa domanda, che pone Dante a Virgilio nel ‘II Canto dell’Inferno’, è una domanda assai lecita e comune per quanto riguarda certi appuntamenti un po’ alternativi e particolari.
Quante volte siete stati trascinati dai vostri amici in una di quelle serate culturali a cui avreste volentieri rinunciato in cambio di un cinema? Quante volte la vostra ragazza vi ha obbligato ad accompagnarla a teatro per vedere lo spettacolo di mimo della sua amica? Sono situazioni, in genere, poco allettanti per non dire addirittura noiose. Dunque, spesso, il teatro e la nostra esperienza pregressa dell’arte contemporanea o della performance sono legati a un’idea negativa e ad uno stereotipo per cui si pensa che si tratti di ‘roba’ da intellettuali rattrappiti e privati di qualunque senso dell’umorismo.
Non fate questo errore anche voi e soprattutto non questa volta! Fabbrica Europa è un luogo di incontro ed è un’occasione per passare la serata all’interno di una grande casa dove potrete osservare artisti provenienti da ogni parte d’Europa.
Non importa se non siete esperti di teatro e di danza contemporanea, tanto non si va a Fabbrica Europa per fare una recensione o scrivere un articolo (a meno che non siate critici e addetti allo spettacolo). Alla Leopolda si viene per esplorare lo scenario artistico contemporaneo, per condividere idee e lasciarsi stimolare da immagini nuove e inusuali e per sfuggire un po’ alla quotidianità! A volte si esce da uno spettacolo con occhi sognanti, a volte si esce ridendo e a volte si esce senza nessuna particolare emozione o magari quello che ci ha colpiti è una frase o un gesto... in ogni caso, l’esperienza collettiva di vedere e anche toccare con mano le idee di un artista più o meno famoso, lascia in noi una traccia, non importa se fugace oppure duratura.
In fondo, come scrisse uno dei più grandi maestri del teatro del Novecento Jerzy Grotowski: “Non è il teatro che è necessario, ma assolutamente qualcos’altro. Superare le frontiere tra me e te: arrivare ad incontrarti per non perderti più tra la folla, né tra le parole, né tra le dichiarazioni, né tra idee graziosamente precisate, rinunciare alla paura ed alla vergogna alle quali mi costringono i tuoi occhi appena gli sono accessibile “tutto intero”. Non nascondermi più, essere quello che sono. Almeno qualche minuto, dieci minuti, venti minuti, un’ora. Trovare un luogo dove tale essere in comune sia possibile”.