‘1927. Il ritorno in Italia’

L’influenza della cultura visiva del ‘900 italiano sul lavoro di Salvatore Ferragamo, ‘il calzolaio delle stelle’

Dal 19 maggio 2017 al 02 maggio 2018

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A Firenze dal 19.05.2017 all’8.05.2018 presso il Museo Salvatore Ferragamo nell’elegante cornice delle sale di Palazzo Spini Feroni si tiene la mostra ‘1927. Ritorno in Italia’ dedicata al momento cruciale in cui decise di tornare in Italia, dove l’atmosfera artistica della Firenze di quegli anni influenzò particolarmente il suo lavoro di designer.

Salvatore Ferragamo, originario di Bonito un paesino vicino a Napoli, dimostra subito la sua grande passione per le scarpe quando a soli 13 apre il suo primo negozio di calzolaio. Il ragazzo brucia le tappe ed a 16 anni raggiunge il fratello in America. Qualche anno dopo il giovane Ferragamo aprirà l’Hollywood boot Shop grazie al quale collaborerà spesso con produzioni cinematografiche e famose star del cinema. Sarà allora che la stampa gli assegnerà l’ormai celebre appellativo di ‘calzolaio delle stelle’. Nel 1927, data cruciale e che dà il titolo alla stessa mostra, decide di tornare in Italia e la scelta di Firenze non è affatto casuale. Solo qui sapeva di poter trovare maestranze idonee alla sua produzione perché per Ferragamo le scarpe dovevano essere fatte rigorosamente a mano. Ma Firenze offriva anche qualcosa di infinitamente prezioso: l’ispirazione artistica. Questo non proveniva solo dai grandi monumenti che a Firenze si trovano un po’ ovunque, ma anche e soprattutto dalle collezioni pubbliche e private che proprio negli anni ’20 testimoniavano la nascita ed il fiorire delle arti applicate. Questo è proprio il contesto culturale ed artistico preso in esame e delineato dalla mostra.

In seguito a quegli anni la produzione di Ferragamo, nonostante qualche problema dovuto alla crisi del ’29, crebbe a tal punto che nel 1939 affittò due laboratori in quel Palazzo Spini Feroni che alla fine riuscirà anche ad acquistare. Lo ‘shoe designer’, come diremmo oggi, sarà sempre un precursore dei tempi e molte delle sue ‘invenzioni’ sono ancora tremendamente attuali. Facile rendersene conto guardando alcune delle scarpe di Ferragamo dal design più famoso. Il binomio Ferragamo ed arte produrrà sempre creazioni innovative dall’alto valore estetico. E’ stato lui ad inventare le zeppe di sughero e lo stiletto rinforzato in metallo e reso famoso da Marylin Monroe. E’ una sua creazione anche il sandalo con la tomaia ‘invisibile’, in filo di naylon e con la zeppa ad ‘F’ in omaggio al futurismo. Il fantastico sandalo gli varrà addirittura il ‘Neiman Marcus Award’ un prestigioso oscar della moda. Negli anni cinquanta Palazzo Spini Feroni era una tappa d’obbligo per le attrici più famose come Audrey Hepburn che adorava le ballerine di Ferragamo , Ava Gardner , Greta Garbo e le italiane Anna Magnani e Sofia Loren. Quando, nel 1960, il grande maestro della calzatura morirà, sarà la Famiglia di Ferragamo a raccoglierne l’eredità ed a trasformare in realtà l’ultimo suo grande desiderio: trasformare l’azienda in una grande casa di moda. Così la passione trasmessa da Salvatore Ferragamo ai figli si realizza nel proseguimento di un marchio famoso in tutto il mondo. 

La mostra al Museo Ferragamo per il 2107/2018 si concentra proprio sul momento del passaggio dall’America all’Italia ed analizza il contesto culturale che ha influenzato il Maestro. Curata da Carlo Sisi ed allestita da Maurizio Balo’, parte analizzando i fattori culturali e sociali del primo dopoguerra per passare all’analisi dei temi e delle opere che influenzeranno lo stile Ferragamo in quegli anni. Quella che lo stilista trova in quegli anni è una Firenze in fermento dove gli artigiani convivono con il nascere delle avanguardie artistiche. Ferragamo si lasciò, infatti, influenzare sia dai pezzi antichi della collezione Stibbert che dettero luoghi a ricchi intrecci sulle sue calzature, che dalle avanguardie dei futuristi come Gio’ Ponti, Tahyant e Sonia Delauny. La pittrice realizzò i primi vestiti astratti’ colorati come i suoi quadri, dalle linee semplici e spesso caratterizzati dal patchwork, motivo ricorrente nelle scarpe di Salvatore Ferragamo di quegli anni.

La mostra esporrà opere prese in prestito da musei cittadini ed internazionali e da varie collezioni di artisti di quel periodo. Le loro opere dialogheranno con le creazioni di Salvatore Ferragamo. Il percorso espositivo vedrà susseguirsi opere dell’architetto Giò Ponti, di Thyant artista eclettico ed innovatore che spazio’ dalla pittura all’oreficeria ed alla moda, di Mino Maccari pittore e scrittore, dell’illustratore e pittore Aberto Martini, di Fortunato Depero il futurista al quale si deve il design della bottiglietta del Campari, Giacomo Balla pittore e scenografo e Rosai Ottone. Si potranno ammirare i bozzetti pubblicitari di Lucio Venna, nei quali viene ripreso il marchio brevettato della casa e vengono mostrati alcuni modelli di calzature come il ‘Caligola’: un intreccio di listini rossi così attuale da sembrare dell’ultima collezione più che di quella del 1930! Stessa cosa per la cosiddetta ‘Scarpa Due Pezzi’, un’elegante decolté dove la parte che ricopre l’avanpiede e quella che abbraccia il tallone sono separate. La tomaia in raso nero ricamato, pizzo di Tavernelle e capretto argento, ne fanno un modello davvero da sogno. Interessante anche il dipinto surrealista di Alberto Martini dal titolo ‘La Marchesa Casati in Veste Euterpe’ del 1931 messo in relazione con un paio di decolté che potrebbero essere l’emblema di quel periodo: si tratta di un paio di decolté con tomaia in antilope nera decorata da bolli rossi bordati da un ricamo giallo in filo di seta. Iconiche come sono sempre per Salvatore Ferragamo le scarpe da donna: vere e proprie opere d’arte che hanno fatto sognare le donne di tutte le epoche e che rapiranno anche voi. Oltre ai dipinti ed alle scarpe potrete ammirare una serie di altre testimonianze interessanti come bozzetti, costumi, stoffe d’epoca, manufatti di alto artigianato.

Al Museo Ferragamo le Mostre sono un’ottima occasione per visitare una città meravigliosa come Firenze ed il suo ineguagliabile centro storico. Dopo la mostra fatevi pure la vostra passeggiata lungo Via Tornabuoni dove si trova il museo e dove trovate le boutique più esclusive. Dopo lo shopping, sempre che i prezzi non vi abbiano spaventato, approfittatene per scegliere uno dei nostri tour di Firenze. Scoprirete così perché Ferragamo scelse di fermarsi qui piuttosto che a Roma, Milano o Napoli. Che aspettate, prenotate uno dei nostri hotel a Firenze e programmate il vostro viaggio tra arte, moda e perché no, anche un po’ di shopping!

 

A cura della redazione di Insidecom