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Un angolo di Tibet vicino a Pisa.
Pomaia è un piccolo borgo del Comune di Santa Luce a Pisa e qui, tra le colline, si trova il centro buddista più grande d’Europa. Così quest’angolo di Toscana finisce per assomigliare un po’ al Tibet! L’ Istituto Lama Tzong Khapa è stato fondato nel 1977 da due monaci: Lama Thubten Yesce e Lama Thubten Zopa. L’edificio una villa padrona che assomiglia ad un castello, venne acquistata dalla famiglia Corona di Milano e da allora è stata restaurato ed adattata alla sua nuova funzione.
La sua identità emerge subito dalla grande statua di Buddha che si trova all'esterno: è una statua molto speciale perché è quella realizzata dallo scenografo Dante Ferretti per il film di Martin Scorsese Kundun. In giro si trovano tanti altri elementi della tradizione buddista come gli stupa bianchi (reliquiari che conservano oggetti sacri) e le bandierine e la ruota della preghiera. All'interno si trova anche un gompa, ossia la sala per la meditazione e lo studio, a cui si accede rigorosamente senza scarpe e si resta seduti a terra su morbidi cuscini.
Perché si viene al centro Buddista di Pomaia? Per tanti motivi diversi, tant'è che non ci sono solo monaci. All'istituto vengono infatti organizzati corsi sulla filosofia buddista alcuni dei quali durano anche diversi anni, ma anche seminari su buddismo e meditazione ma anche su salute e benessere. Lo si può anche solo visitare per immergersi per qualche ora in un’atmosfera assolutamente unica dove la tranquillità, la pace e l’armonia regnano indiscusse.
L’attore Richard Gere ha un grande legame con questo centro ed, insieme al figlio lo ha visitato a sorpresa nell'estate del 2019. Lo stesso Dalai Lama quando viene in Italia spesso ci soggiorna: è accaduto nel 1982, nel 1990 e nel 2001 e nel 2017.
Forse non immaginavate che esistessero angoli della Toscana poco conosciuti ma assolutamente sorprendenti. Anche una città come Firenze, incredibilmente, ha tanti aspetti meno noti assolutamente da scoprire. Come fare? Semplice! Prenotate uno dei nostri tour della sezione Firenze insolita.
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