Aneddoti & Curiosità

Storia dei ‘Bischeri’ di Firenze

Modi di dire
Bischeri

Storia dei ‘Bischeri’ di Firenze

Bischero è sicuramente una delle parole toscane più conosciute. Dare del ‘bischero’ a qualcuno significa descriverlo come una persona molto ingenua, buona a nulla e decisamente poco furba. Non è certo un complimento, ma può essere anche usato in modo bonario.  Non di rado tra amici ci si dà un pacca sulla spalla dicendo ‘tu se’ proprio bischero’ senza per questo offendere l’altra persona. Insomma tutto dipende dal tono e dal contesto.  Detto questo, vi siete mai chiesti da dove deriva questa parola? Per saperlo bisogna tornare un po’ indietro nel tempo, addirittura al medioevo.

Alla fine del XIII sec.  una delle famiglie più ricche di Firenze era quella dei Bischeri. A quei tempi, dunque,  questa parola si associava alla ricchezza di una casata alla quale appartenevano ricchi possidenti, abili mercanti ed anche personaggi pubblici di spicco come ben 15 priori e 4 gonfalonieri. Quando è stato dunque che il nome di questa famiglia così importante ha assunto un’accezione così negativa da costringerli addirittura a cambiarlo?

Tutto cominciò verso la fine del 1200 quanto a Firenze si decise di costruire una nuova cattedrale.  Per la precisione la prima pietra fu posata l’8 Settembre 1296. Siccome l’edificio sarebbe stato davvero enorme, il comune deliberò l’acquisto dei terreni che si trovavano nel perimetro interessato dall’imponente costruzione. Le proprietà dei Bischeri erano concertate proprio in quell’area, tra Piazza del Duomo e Via dell’Oriolo, come testimonia ancora oggi una targa con scritto ‘Canto dei Bischeri’. Per cercare di guadagnare il più possibile dalla vicenda iniziarono una lunga ed estenuante trattativa con il governo di Firenze. Probabilmente tirarono troppo la corda ed alla fine i terreni e le relative case furono espropriate per pochi fiorini.

C’è anche una versione più ‘fantasiosa’ seconda la quale le case ed i terreni furono bruciate e rase al suolo. In entrambi i casi, come si suol dire, rimasero con un pugno di mosche.  Fu in allora infatti che iniziò il declino della facoltosa famiglia che fu addirittura costretta a fuggire da Firenze per la vergogna. Vi ritornarono solo nel ‘500 ma, visto che ormai il termine bischero era già diventato sinonimo di poca furbizia e stupidità, decisero di assumere un nuovo cognome che non ricordasse quella triste vicenda. Devono aver pensato proprio di scegliere un nome che fosse di buon auspicio perché decisero di chiamarsi ‘Guadagni’. Decisamente meglio che Bischeri!

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A cura della redazione di Insidecom

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