- you are here: Home
- Aneddoti e curiosità
- Stasera ci ceni ?

Stasera ci ceni ?
‘Ci ceni?’ Potrebbe sembrare una domanda generica che, di solito, presupporrebbe almeno due precisazioni: dove e quando. Ma c’è un luogo dove non c’è bisogno di nessuna ulteriore spiegazione: a Livorno, in spiaggia, fra gli ombrelloni e le cabine di uno dei tanti bagni della zona, quella domanda apparentemente generica diventa chiara e precisa! Chi la fa chiede al suo interlocutore se la sera rimarrà a cena lì al bagno, sulla spiaggia.
Se state pensando ad un schiacciatina mangiata sull'asciugamano o al più modaiolo aperitivo al tramonto, siete parecchio fuori strada! Cenare al mare per i livornesi è un rito d’altri tempi che viene ripetuto senza grandi variazioni, quasi come fossimo ancora negli anni ’60! Si comincia la mattina di buon ora con il fresco, e i vari cuochi nelle loro abitazioni preparano le pietanze per la sera. Di quale leccornie è composto il menù? In tempi di diete e salutismo qualcuno c’è che si limita all’insalatina ed alla semplice pasta fredda. A dire la verità non sono molti però! Nella maggior parte dei casi infatti si raggiungono livelli da fare invidia ai catering professionali: dai contenitori rigorosamente ermetici spuntano fuori cozze ripiene, spaghetti allo scoglio, lasagne, arrosti e la leggenda narra che in occasioni speciali ci si spinga fino al cacciucco!
Come si organizza tutto questo? Prima di tutto mettendosi d’accordo, perché queste cene in riva il mare riuniscono diversi commensali, intere famiglie e amici di tutte le età. Poi bisogna pensare a tavoli, sedie, tovaglie e stoviglie! Tutto viene sistemato nella cabina che, ahimè, almeno per quel giorno non verrà più usata per cambiarsi. Al momento giusto, poco prima del tramonto, cominceranno le operazioni di apparecchiatura fino al momento ‘clou’: l’apertura del prezioso scrigno: la ‘ghiaccciaina’ ossia la borsa frigo dove sono state tenute le pietanze per tutto il giorno.
Volete sapere se potete unirvi a qualche tavolata? Ma certo, i Livornesi sono ospitali e cordiali e se vi presentate con una bella bottiglia di vino lo saranno ancora di più! Se così non fosse non vi preoccupate, prenotate uno dei nostri tour enogastronomici e lì da mangiare e bere non vi mancheranno di sicuro!
- Google+
- tumblr
Cerca post
Ultimi post
Siena: I ricciarelli: un dolce senese che arriva dall’oriente.

Tradizioni popolari
Insieme al panforte sono tra i dolci di Siena che più la rappresentano . Viene l’acquolina in bocca solo a pensarci: profumano di ar...
VediFirenze: Chi ha inventato la bistecca alla fiorentina?

Tradizioni popolari
La bistecca fiorentina è la regina indiscussa della gastronomia toscana. Con l’osso, rigorosamente al sangue e del peso di circa un ...
VediToscana: Ferdinando Innocenti: l’inventore della Lambretta

Presenze illustri
Che la Toscana sia una terra d’inventori non ci sono dubbi. Basti pensare a Leonardo da Vinci! Anche Ferdinando Innocenti è uno di q...
VediFirenze: E’ nato a Firenze il Negroni!

Lo sapevate che...
In tempi nei quali Mojito e Moscow Mule imperversano tra gli aperitivi, ci sono cocktail classici che hanno resistito imperterriti al p...
VediI post più letti
Arezzo: Guido d'Arezzo e l'invenzione della musica

Presenze illustri
A Talla e dintorni non hanno dubbi: è nato proprio nel loro piccolo paesino in provincia di Arezzo, intorno al 922 d.C., l'inventore d...
VediPistoia: Il Bacio dei Cristi a Gavinana

Tradizioni popolari
E' un rito molto antico ma ancora in uso. Due grandi processioni che si incontrano, davanti ad ognuna un Cristo in croce: le teste dei ...
VediSiena: Piero Carbonetti e il suo tamburo di latta

Tradizioni popolari
Sovversivo, perseguitato, anarchico, clochard, sognatore: è davvero difficile definire Piero Carbonetti, toscanaccio doc e garibaldino...
VediPisa: Kinzika, la giovane donna che salvò Pisa dai Saraceni

Tradizioni popolari
Fu veramente lei, una giovane donna dal nome arabeggiante, Kinzica appunto, della nobile famiglia dei Sismondi, a salvare Pisa dal sacc...
Vedi