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San Vivaldo, la Gerusalemme toscana
San Vivaldo è uno dei tanti Sacri Monti che vennero costruiti intorno al ‘500 in varie parti d’Italia e soprattutto in Lombardia e Piemonte. Si tratta di luoghi immersi in un bellissimo paesaggio dove, attraverso opere pittoriche o sculture poste in piccole cappelle, si narrano fatti ed eventi della vita di Gesù Cristo. San Vivaldo si trova a Montaione sulle verdi colline della campagna Toscana a 450 metri sul livello del mare a una cinquantina di chilometri da Firenze.
Sebbene le origini risalgano al 1300, quando il beato Vivaldo, terziario Francescano, scelse il luogo per la sua vita da eremita, l’idea di costruirci un sacro monte si deve ai Frati Francescani che vi si insediarono il 1° maggio del 1500. Sotto la guida di Fra Tommaso da Firenze e di Fra Cherubino fecero costruire prima il convento e poi le 25 cappelle che si rifacevano ai luoghi della Terra Santa. Fra Tommaso in particolare, aveva viaggiato molto in quell’area ed anche in Oriente, quindi la sua esperienza fu fondamentale per la realizzazione del Sacro Monte.
Grazie ad una Bolla Papale di Leone X - Gerusalemme era caduta sotto la dominazione Turca - si stabilì che visitare le cappelle fosse come recarsi a Gerusalemme e che potesse dare luogo alla concessione di indulgenze. Al di là del problema dei Turchi, recarsi a San Vivaldo era sicuramente meno dispendioso e sicuramente più alla portata di tutti.
Le cappelle sono ispirate a vari episodi della Vita e della Passione di Gesù Cristo e conservano al loro interno statue di artigiani della scuola dei Della Robbia, ed in alcuni casi pure alcuni dipinti. Anche i luoghi dove sono collocate le varie cappelle sono stati scelti in relazione a quelli della Terra Santa: un rilievo venne scelto per rappresentare il Monte degli Ulivi, un ripiano naturale per le Spianate del Tempio ed una collinetta era perfetta come Monte del Calvario.
Visto che nonostante siano passati tanti secoli, la situazione in Terra Santa non è certo delle più tranquille, chi volesse può ancora approfittare di questo luogo dello spirito che funge un po’ da ‘surrogato’ ma che è comunque intriso da un affascinante misticismo oltre ad avere un notevole valore storico ed artistico.
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