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Le meduse di Albarese
La spiaggia di Alberese è una delle località più selvagge ed incontaminate del ‘Parco dell’Uccellina’. Fra le specie che frequentano il mare antistante, spesso fanno capolino alcune presenze che non sempre sono gradite: le meduse. Noi vi racconteremo una romantica e suggestiva leggenda che forse ve la farà vedere sotto un’altra luce.
Si narra che Narba, una ragazza di Alberese molto esile e dalla pelle molto chiara, passasse molto del suo tempo sulla spiaggia a guardare il mare. Non ci è dato sapere il motivo dell’attesa, anche se probabilmente aspettava il ritorno del suo innamorato. Durante le lunghe giornate sulla spiaggia, la giovane cercava di ripararsi dal sole con le fronde che raccoglieva dalla vegetazione che costeggiava la spiaggia.
Il Sole si infastidì del rifiuto della ragazza che non voleva farsi accarezzare dai suoi raggi e provò in tutti i modi di farla voltare così da riuscire a scorgerne almeno il viso. Cercò di splendere con tutta la forza possibile così da attraversare con i suoi potenti raggi la vegetazione con la quale la ragazza si riparava. Ogni tentativo fu però vano. Il Maestrale si offrì di aiutarlo e cominciò a soffiare: spostò un po’ di sabbia, fece ondeggiare le bacche di ginepro e scosse un po’ l’ombrello di fronde che la ragazza si teneva sopra la testa ma niente di più. Il Libeccio decise allora di aiutare a sua volta il Sole usando la sua forza portentosa per smuovere la ragazza. Gonfiò le guance e cominciò a soffiare: riuscì a strappare le fronde da sopra la testa di Narba e sconvolse a tal punto la spiaggia che l’esile ragazza volò in acqua ed affondò negli abissi del mare.
Il Sole fu finalmente contento, aveva raggiunto il suo scopo, ma la Luna, vedendola affondare, si impietosì. La fece riaffiorare e le fabbricò un ombrello fatto dei suoi pallidi raggi così che si potesse riparare ancora dal Sole. Fu così che nacque la medusa dall’ombrello opalescente. Pensate a questa leggenda ogni volta che vedrete le meduse ondeggiare nel mare azzurro di Alberese!
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