- you are here: Home
- Aneddoti e curiosità
- La Villa di Celle a Pistoia, un sorprendente museo a cielo aperto
La Villa di Celle a Pistoia, un sorprendente museo a cielo aperto
Opere e luoghi poco noti
La Villa di Celle a Pistoia, un sorprendente museo a cielo aperto
Pistoia è una città dalle mille sorprese ed una di queste è la Villa di Celle, a Santomato in direzione di Montale. L’antica villa ospita la ‘Collezione Gori’, ampia raccolta di istallazioni all’aperto disseminate nel parco all’Inglese e di opere d’arte contemporanea visibili negli spazi espositivi del complesso della villa. Si tratta di un’esperienza unica che entusiasmerà gli appassionati d’arte, ma che rapirà, in un magico turbinio di stupore e meraviglia, qualsiasi visitatore.
L’idea della selezione di ‘Land art’ viene a Giuliano Gori, un collezionista che fiuta subito nell’aria la modernità della nuova tendenza, secondo la quale l’artista si confronta direttamente con la natura, non semplice spazio espositivo, ma parte integrante dell’opera stessa. Così Giuliano Gori, nel 1982, inaugura le prime 15 istallazioni di cui ben nove sono all’aperto.
Adesso la collezione ne raccoglie addirittura 80, tant’è che per la visita, per la quale occorre prenotarsi telefonicamente, ci vogliono circa quattro ore. Appena si arriva ci si accorge subito che non è un luogo come gli altri: davanti all’entrata si staglia la prima delle istallazioni, il ‘Grande Ferro’ di Alberto Burri. Si tratta di una struttura in ferro dipinta di rosso alta più di cinque metri e che ricorda vagamente la forma di una cipolla.
Qualche esempio delle opere esposte nel parco dovrebbero bastare a solleticare la vostra curiosità: ‘La cabane éclatée aux 4 salles’ (‘la capanna esplosa di 4 vani’) di Daniel Burren è un gioco di specchi e porte con il quale interagire entrando ed uscendo; il ‘Labirinto’ di Robert Morris dove le strisce di marmo bicolore, tipiche delle chiese toscane, aumentano il disagio del percorso angusto; ‘Katarsis’ di Maddalena Abakanowicz costituito da 33 figure stilizzate in bronzo, senza né braccia ne gambe, disposte su un prato ed infine l’eterea ‘Scultura flottante Celle’ di Marta Pan: due elementi della stessa forma e colore ma di dimensioni diverse, che richiamano al rapporto madre-figlio, fluttuano in libertà nel laghetto del parco.
- Google+
- tumblr
Cerca post
Ultimi post
Siena: I ricciarelli: un dolce senese che arriva dall’oriente.

Tradizioni popolari
Insieme al panforte sono tra i dolci di Siena che più la rappresentano . Viene l’acquolina in bocca solo a pensarci: profumano di ar...
VediFirenze: Chi ha inventato la bistecca alla fiorentina?

Tradizioni popolari
La bistecca fiorentina è la regina indiscussa della gastronomia toscana. Con l’osso, rigorosamente al sangue e del peso di circa un ...
VediToscana: Ferdinando Innocenti: l’inventore della Lambretta

Presenze illustri
Che la Toscana sia una terra d’inventori non ci sono dubbi. Basti pensare a Leonardo da Vinci! Anche Ferdinando Innocenti è uno di q...
VediFirenze: E’ nato a Firenze il Negroni!

Lo sapevate che...
In tempi nei quali Mojito e Moscow Mule imperversano tra gli aperitivi, ci sono cocktail classici che hanno resistito imperterriti al p...
VediI post più letti
Arezzo: Guido d'Arezzo e l'invenzione della musica

Presenze illustri
A Talla e dintorni non hanno dubbi: è nato proprio nel loro piccolo paesino in provincia di Arezzo, intorno al 922 d.C., l'inventore d...
VediPistoia: Il Bacio dei Cristi a Gavinana

Tradizioni popolari
E' un rito molto antico ma ancora in uso. Due grandi processioni che si incontrano, davanti ad ognuna un Cristo in croce: le teste dei ...
VediSiena: Piero Carbonetti e il suo tamburo di latta

Tradizioni popolari
Sovversivo, perseguitato, anarchico, clochard, sognatore: è davvero difficile definire Piero Carbonetti, toscanaccio doc e garibaldino...
VediPisa: Kinzika, la giovane donna che salvò Pisa dai Saraceni

Tradizioni popolari
Fu veramente lei, una giovane donna dal nome arabeggiante, Kinzica appunto, della nobile famiglia dei Sismondi, a salvare Pisa dal sacc...
Vedi