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La misteriosa iscrizione del Duomo di Barga
Tra i borghi della Toscana, sicuramente avrete sentito parlare di Barga… e sicuramente lo avrete associato a Giovanni Pascoli che, proprio in questi luoghi, fonti di grande ispirazione, egli visse dal 1895 al 1912. La sua abitazione, che conserva la struttura e gli arredi originali, è oggi una casa-Museo aperta al pubblico.
Ma c’è un mistero, a molti sconosciuto, che aleggia intorno alla Collegiata di San Cristoforo, la Chiesa che, dall’alto della sua posizione, domina l’intero borgo offrendo una vista mozzafiato su tutta la Garfagnana. Ma andiamo per ordine… l’edifico, realizzato in stile romanico nel IX secolo e successivamente ampliato in diverse fasi, ospita numerose opere d’arte tra le quali un prezioso ambone della scuola del Bigarelli, sorretto da colonne con alcuni leoni al basamento.
L’interno della Collegiata è arricchito da figure umane e fantastiche, da fregi e archetti: ma quello che suscita particolare interesse tra esperti e visitatori, è la misteriosa incisione situata sul lato destro dell’attuale portone di ingresso che, ad oggi, risulta ancora indecifrata. La stringa dell’epigrafe, composta da lettere latine, greche e da alcuni strani simboli ripetuti tre volte, ha suscitato la curiosità di personaggi illustri del passato quali l’imperatore Carlo V e papa Paolo III.
Nonostante i numerosi tentativi di decrittazione, il significato della scritta resta ancora un segreto: dopo i tentativi compiuti dal grande studioso Giovanni Targioni Tozzetti e dal Canonico Magri, nei primi del ‘900 fu la volta del filologo Augusto Mancini che, collegandosi alle indagini precedenti, giunse alla conclusione che l’incisione significasse ‘Mysterium hoc arcanum’, un chiaro riferimento al dogma della Santissima Trinità.
In tempi più recenti, l’epigrafista Margherita Guarducci ha tradotto la scritta in ‘Mi-cha-el’, un’invocazione all’Arcangelo Michele nell’eterna lotta tra il bene e il male.
Sono davvero tante e variegate le letture date a questa misteriosa scritta nel corso dei secoli: qualcuno ipotizzò che fosse stata scritta in Sabeo, un dialetto della lingua sudarabica, altri la attribuirono invece alla consacrazioni della chiesa compiuta nel 1068 da papa Alessandro II, altri ancora la collegarono al mondo della massoneria. Insomma, come si suol dire… di tutto un po’!
Ad aumentare la curiosità di tutti, il fatto che la stessa scritta si trovi anche all’ingresso di altri edifici di culto, ovvero nel Battistero di Pisa, nella chiesa di San Frediano e nella chiesa di Ss. Cosma e Damiano, non più esistente: potrebbe quindi trattarsi di un messaggio occulto lasciato dai Maestri Comacini… il mistero si infittisce sempre più…
Ho il vago sospetto che dopo aver letto questo articolo, vi metterete davanti al pc alla ricerca di foto e informazioni sulla strana scritta della Collegiata San Cristoforo… se potete però, vi consiglio di fare una capatina a Barga per ammirare ‘de visu’ la chiesa… e magari sarete proprio voi a decifrare la misteriosa scritta!
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