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Il Pegaso: storia del simbolo della Toscana
Sapete qual è il simbolo della Toscana? E’ il pegaso, il mitologico cavallo alato raffigurato in color argento ed inserito, come accade di solito in araldica, su uno scudo di colore rosso. Pegaso nasce dal collo della madre uccisa di Perseo e diventerà il suo compagno di tante imprese eroiche. Grazie al morso dorato ricevuto da Athena, Bellefonte riuscirà ad impadronirsi del cavallo alato ed anche lui compirà gesta memorabili come la lotta contro la Chimera e contro le popolazioni dei Solimi e delle Amazzoni. Bellefonte si credeva a questo punto importante come un dio e per questo salì fino all’Olimpo. Zeus, allora, si arrabbiò e fece pungere Pegaso da un tafano, il cavallo alato si imbizzarrì e Bellefonte cadde nel vuoto.
Il pegaso è stato scelto come simbolo della Toscana perché rappresenta l’eroe che costruisce la pace lottando per la libertà. Quando e come fu fatta questa scelta? Il pegaso apparve per la prima volta nel 1975 anche se era già presente sulla bandiera del Comitato Toscano di Liberazione Nazionale che lottò durante la seconda guerra mondiale. Il pegaso che apparve allora sulla bandiera e che è oggi il simbolo della Toscana deriva, anche se leggermente modificato, da una moneta di Benvenuto Cellini realizzata dall'artista fiorentino nel 1537 in onore del cardinale Pietro Bembo ed oggi conservata al Museo Nazionale del Bargello di Firenze. La bandiera toscana come la conosciamo oggi è nata nel 1995 quando Oscar Luigi Scalfaro, allora presidente della Repubblica, volle che tutte le regioni esponessero la loro bandiera in una sala del Quirinale.
Quella che vi abbiamo raccontato, e che coinvolge la moneta di Benvenuto Cellini, è solo una delle tante storie che potrete scoprire visitando i musei fiorentini. Potrete farlo con la nostra 'Visita guidata alla Galleria degli Uffizi' o la 'Visita guidata alla Galleria dell'Accademia' che includono l’opzione skiptheline che vi permetteranno, una volta prenotato sul nostro portale, di saltare le lunghissime code.
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