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Il cavallo ed il maiale di Poggibonsi
Anche la Toscana, come qualsiasi altra parte del mondo, ha il suo bel bagaglio di favole. Favole che ci sono state tramandate nei secoli e che sono così arrivate fino ai giorni nostri. Una di queste si svolge nella zona dell’odierna Poggibonsi, il piccolo borgo del Chianti tra Siena e Firenze, che a quel tempo in si chiamava Poggio Bonizio. Tutto comincia con un certo Gaddo Degli Amerighi, un proprietario terriero che godeva di una certa agiatezza. Non era come diremmo oggi ‘ricco sfondato’ ma se la passava comunque piuttosto bene. Così quando l’adorata figlia Fiammetta manifestò il desiderio di avere un cavallo purosangue, il padre pote’ permettersi di comprarglielo. Era un bellissimo animale e tutti e due, nell’attesa che arrivasse il momento giusto per domarlo e sellarlo, lo guardavano estasiati scorrazzare nel recinto.
Un giorno purtroppo però il cavallo si accasciò sull’erba e non ci fu più verso di farlo rialzare. Il veterinario, che lo visitò, sentenziò che il cavallo era depresso. Come cura propose di mescolare della curcuma e dello zafferano alla biada… di sicuro si sarebbe ripreso. Ma se così non fosse stato, avrebbero dovuto abbatterlo. Nella fattoria di Gaddo c’era anche un maiale che aveva ascoltato le parole del veterinario. Era dispiaciuto per Fiammetta che piangeva sempre, per il padre che ovviamente era alquanto rattristato da quella situazione ma si doleva anche per il povero cavallo che rischiava di essere abbattuto. Provò in tutti modi a convincerlo ad alzarsi, spiegandogli che altrimenti lo avrebbero fatto fuori.
Nonostante l’incalzare del maiale e le dosi sempre maggiori di curcuma e zafferano consigliate dal veterinario… niente, il cavallo non voleva proprio saperne di alzarsi. Tant’è che il maiale udì il padrone chiedere che gli fosse portato il coltellaccio per tagliare la gola all’animale. Il maiale fece un ultimo tentativo, spiegando al cavallo che era davvero la sua ultima occasione. Il destriero evidentemente capì e con lo stupore di tutti si rialzò. Sapete cosa decise di fare Gaddo per festeggiare la ritrovata vitalità dell’animale? Fece quello che si faceva di solito a quei tempi nelle occasioni festose… fece ammazzare il maiale per imbandire un bel banchetto! Non vi piace il finale? Del resto la caratteristica delle favole è proprio quella di insegnare una morale che in questo caso è chiarissima: meglio farsi sempre gli affari propri!
Il Chianti, dove è ambientata questa favola, è una terra davvero ricca di storia e tradizione e viene proprio voglia di andare a scoprirle tutte! E’ la terra delle colline e dei loro meravigliosi paesaggi, dei borghi e degli antichi castelli ma anche del vino e degli altri prelibati prodotti gastronomici. Come fare per godersi tutte queste fantastiche attrattive? Semplice: attraverso i nostri fantastici tour nel Chianti!
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