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Il Bacio dei Cristi a Gavinana
E' un rito molto antico ma ancora in uso. Due grandi processioni che si incontrano, davanti ad ognuna un Cristo in croce: le teste dei due cortei si avvicinano ed i portatori delle croci accostano i due Cristi per un bacio solenne. Avviene tutt'oggi, ogni anno, nella festività dell'Ascensione (seconda metà di maggio), a Gavinana, un piccolo borgo medioevale ad 820 mt s.l.m. alle pendici del Monte Crocicchio, nella verde Montagna Pistoiese.
Le origini di questo gesto religioso sono lontanissime: le due processioni, nel passato, partivano una dal paese di San Marcello e l'altra da Gavinana per incontrarsi in prossimità del secondo paesino. Lo scrittore e pensatore risorgimentale Francesco Domenico Guerrazzi, scrisse di questo rito nel suo libro ‘L'Assedio di Firenze' che pubblicò - sotto il falso nome di Anselmo Gualandi - a Parigi nel 1836.
Per capire il Guerrazzi bisogna però fare un bel passo indietro. Torniamo allora al 16 maggio 1527 quando a Firenze si insediò, in rivolta contro il papato che governava Firenze e la Toscana per conto dei Medici, la terza Repubblica di Firenze. E' una storia che parla di fazioni antiche e che riporta alla contrapposizione fra guelfi e ghibellini del Duecento: ora in campo però, ci sono i repubblicani contro il papato e gli imperiali.
Come tutta la Toscana, anche i territori di Pistoia erano divisi tra queste due parti: Gavinana era repubblicana ma il vicino paese di San Marcello proprio no.
La terza Repubblica di Firenze finì però proprio a Gavinana, il 3 agosto 1530, in una battaglia epica durante la quale le truppe fiorentine di Francesco Ferrucci furono sconfitte dalle truppe imperiali di Carlo V. I due paesi, San Marcello e Gavinana, stavano su fronti opposti e se il primo fu saccheggiato all'arrivo in montagna dell'esercito fiorentino, il secondo subì peggior sorte al capitolare del Ferrucci.
Firenze tornò ai Medici ma le ferite lassù in montagna restavano aperte, come scrive il Guerrazzi: “…Noi dobbiamo compiangere la battaglia della Gavinana non pure come una sventura, ma ed anche come un parricidio… La discordia percorse veloce… in espiazione degli antichi delitti una volta ogni anno nella festa dell'Ascensione i monti di Gavinana risuonano di canti lugubri: due processioni muovono una da San Marcello, l'altra dalla Gavinana verso la Fonte dei Gorghi. Quando si incontrano i cantici si rinnovano più alti, accostano gli stendardi e fanno toccare i crocefissi tra loro, ciò chiamano il bacio dei Cristi. I discendenti dei truci faziosi s'impalmano mansueti, pii voti ricambiano con le anime pacate…”
Il Bacio dei Cristi è quindi l'atto di pacificazione fra i due paesi di San Marcello e Gavinana, un gesto di pace e convivenza nato nel ricordo di quella divisione profonda, un gesto che dura da secoli, un pezzo vero di Toscana.
E' un rito sentito che oggi è cambiato: al di là della sua religiosità, è diventato anche rappresentazione del passato. Lo chiamano anche ‘processione al Monte' perché attualmente i cortei partono entrambi della Pieve di Santa Maria Assunta nella Piazza di Gavinana. Il primo parte dopo il mezzogiorno, gira verso il Monte, lo risale e scavalca il paese per ripresentarsi, dopo oltre cinque ore, in Gavinana alla Fonte di Gorghi. Il secondo parte verso il tardo pomeriggio e percorre il breve tragitto verso ‘Gorghi': lì c'è l'incontro, è l'Ascensione, ed il rito di pace si compie.
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