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‘Buho pillonzi’, tutta l’irriverenza toscana nel buffo modo di dire
Modi di dire
‘Buho pillonzi’, tutta l’irriverenza toscana nel buffo modo di dire
Il toscano non è solo il dialetto nel quale si aspira la ‘c’. Anzi per dirvela tutta, a noi questa storia fritta e rifritta della ‘ la hola hola ‘on la hannuccia horta’ ci ha un po’ stancato! Perché noi sappiamo bene che la vera forza del nostro vernacolo sta nel colore, in quella simpatica irriverenza che riassume al meglio tutto il sagace spirito toscano. Vi faccio subito un esempio: l’espressione ‘a buco pillonzi’. L’avete mai sentita? Sapete cosa significa? No? Allora dovete avere ancora un pochino di pazienza ed ascoltare la storia delle nascita di questo buffo modo di dire.
Per farlo bisogna andare a Vinci, la terra di Leonardo, al tempo in cui non esistevano le lavatrici ed i panni si lavavano a mano. Da quella parti l’operazione avveniva in alcuni grandi lavatoi alti circa un metro da terra chiamati ‘pilloni’. Le donne, per poter arrivare all’acqua, dovevano piegarsi in avanti ed assumere una posizione alquanto scomoda e per niente elegante. Per di più nell’intento di strofinare i panni, erano costrette ad agitare i loro sederi.
Si, insomma….avete capito bene, dovevano stare a novanta gradi! Anzi come direbbe un toscano doc stavano a ‘culo ritto’ o ancora peggio a ‘buco ritto’. Gli uomini alle loro spalle, oltre a godersi lo spettacolo, si divertivano a fare commenti sul lato ‘B’ delle lavandaie. Sembra proprio che dall’unione della poco raffinata espressione ‘a buco ritto’ e dalla storpiatura del nome dei lavatoi in ‘pillonzi’ sia derivato il modo dire ‘buo pillonzi’. Ebbene si, anche in questo caso la famigerata ‘c’ sparisce ed al massimo rimane una leggera aspirazione. Questo modo di dire si usa ancora oggi in Toscana? Certo che sì! Anzi oggi, oltre a designare la posizione fisica dello stare piegati in avanti, ha assunto anche un significato metaforico di facile intuizione. Stare a ‘buo pillonzi’, in questo senso, significa trovarsi in una ‘posizione a rischio’ dalla quale è facile ricevere fregature.
Leggendo vi è venuta voglia di una bella ‘full immersion’ nel dialetto toscano? Avete voglia di ascoltare con le vostre orecchie il simpatico intercalare? Perché, allora, non prenotate uno dei nostri tour enogastronomici, siamo sicuri che girando tra le cantine qualche ‘toscanaccio DOC’ lo troverete di sicuro! Anzi... dopo qualche bicchiere di vino, di quello buono, vi assicuriamo che per magia comincerete anche voi a parlar toscano. Non ci credete? Provate e poi ci saprete dire!
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